L'opposizione haitiana ha nominato un presidente provvisorio, ma il Capo dello Stato attuale non intende mollare
Nelle strade, nel frattempo, è guerriglia urbana: feriti e arresti
PORT-AU-PRINCE - Ad Haiti la situazione è molto calda, tanto che il Governo ha dichiarato ieri sera di aver sventato «un tentativo di colpo di Stato», mentre l'opposizione ha nominato oggi un nuovo presidente ad interim, e nelle strade del paese, nel frattempo, vengono arrestate decine di persone scese a protestare.
Al centro della baraonda c'è la presunta fine del mandato del contestato Presidente Jovenel Moïse: secondo l'opposizione e molti altri settori governativi, infatti, il 7 febbraio 2020 è la data di scadenza ufficiale del mandato, e per questo Moïse non dovrebbe più essere al potere, anzi, ci dovrebbero essere delle elezioni.
D'altro canto, il capo dello Stato non intende abbandonare il potere, e sostiene che il suo mandato terminerà soltanto il 7 febbraio del 2022.
L'origine del "malinteso" - Moïse è stato eletto durante le elezioni del 2015, che però sono state ben presto annullate per brogli.
In una successiva e sostituiva elezione, svoltasi nel 2016, ha vinto nuovamente Moïse, che ha iniziato effettivamente a governare il 7 febbraio del 2017. Da qui la sua pretesa che il mandato di 5 anni duri quindi fino al 2022. Un'idea che l'opposizione e altri settori negano categoricamente.
Nel frattempo, nelle strade proseguono le proteste per chiedere le dimissioni di Moïse, che ha ribadito che non lascerà il potere e, invece, ha chiesto il dialogo «per dare un'altra direzione al paese».
Il tentato colpo di Stato - Il tentativo è stato annunciato in una conferenza stampa dal ministro della giustizia Rockefeller Vincent, secondo il quale il tentato golpe coinvolgeva un giudice della Corte di cassazione e un responsabile della polizia nazionale haitiana.
In una conferenza stampa, il primo ministro Joseph Jouthe ha spiegato che 23 persone sono state arrestate poiché avevano cercato la collaborazione di funzionari di sicurezza del palazzo nazionale, la residenza del presidente nella capitale Port-au-Prince.
L’obiettivo era quello di arrestare Moïse e permettere a un’altra persona di insediarsi al suo posto. Moïse ha aggiunto che c’è stato anche un complotto per attentare alla sua vita.
Nominato un altro Presidente - L'opposizione haitiana ha nel frattempo annunciato di aver deciso di nominare il giudice Joseph Mécène Jean Louis come «presidente provvisorio della transizione» dopo che ieri, a suo avviso, è scaduto il mandato presidenziale di Jovenel Moïse. Lo riferisce il portale di notizie Infohaiti.net.
Quale giudice più anziano della Cassazione, Joseph Mécène Jean Louis, 72 anni, ha dichiarato di aver accettato «l'incarico offertogli dall'opposizione e dalla società civile per servire il Paese».
Reagendo all'annuncio, il ministro Vincent ha definito che si tratta di «un atto che mira a perturbare l'ordine pubblico» e che non ha rilevanza ai fini costituzionali.