Per un altro processo, questa volta di diffamazione ma non rischierebbe altri anni di carcere
La sua condanna all'inizio di febbraio aveva causato una serie di violente proteste (e altrettanto forti repressioni) in tutta la Russia, oggi Alexei Navalny torna davanti al giudice per un altro capo d'imputazione.
Questa volta l'accusa è di diffamazione ai danni di un ufficiale dell'esercito russo che il l'esponente politico dell'opposizione aveva definito «una vergogna per la nazione» in una clip caricata sul web.
Il video, che criticava la modifica costituzionale che estendeva la possibilità dei mandati presidenziale, mostrava anche il 95enne, e veterano della campagna in Afghanistan, Ignat Artemenko.
Navaly si dichiara innocente. In caso venisse ritenuto colpevole la pena sarà di carattere pecuniario o l'obbligo di lavori socialmente utili. Attualmente in Russia la diffamazione è punibile con una pena detentiva fino ai 2 anni. Stando all'avvocato della difesa, il reato dell'imputato è avvenuto prima della riforma giudiziaria.
Attualmente, Alexei Navalny sta scontando una pena di 2 anni e 5 mesi di carcere.