L'immunologo Michael Meyer-Hermann vorrebbe cambiare le priorità di vaccinazione
Secondo l'esperto, vaccinare prima chi ha più contatti «avrebbe un effetto molto maggiore» sulla pandemia
BERLINO - La strategia va cambiata: vanno vaccinati per primi «coloro che hanno la maggior quantità di contatti» con altre persone.
È quanto ha suggerito ieri l'esperto immunologo tedesco Michael Meyer-Hermann, come riporta il quotidiano Zeit.
Meyer-Hermann sostiene infatti che vaccinare prima gli individui che hanno molti contatti «avrebbe un effetto molto maggiore» rispetto a continuare a procedere per età.
In un'intervista al Tagesspiegel, l'esperto del Centro di ricerca sulle infezioni Helmholtz, a Braunschweig, ha ammesso che vaccinando in primis la popolazione più anziana, il tasso di mortalità è stato effettivamente e significativamente ridotto, ma anche che «questo era il gruppo con meno contatti».
Perciò, secondo l'immunologo, «non bisogna ancora aspettarsi alcun effetto della campagna di vaccinazione sulla pandemia» e sul numero di nuovi contagi.
Per quanto riguarda gli allentamenti in corso in Germania, Meyer-Hermann si è definito scettico, in quanto la diffusione della variante B.1.1.7. (cosiddetta "inglese") potrebbe far «esplodere» le cifre delle infezioni, «come già successo in Irlanda, Inghilterra, Portogallo, e Repubblica Ceca».
L'esperto, che è in contatto regolare con il Governo federale e statale, ha concluso che ciò è chiaro anche a chi prende le decisioni: «I politici sanno quali saranno le conseguenze delle misure e degli allentamenti».
La Germania, lo ricordiamo, sta attualmente vaccinando il gruppo considerato "di massima priorità", che comprende le persone oltre gli 80 anni e gli operatori sanitari attivi in prima linea. Finora, sono state somministrate entrambe le dosi a 2,4 milioni di tedeschi, mentre 4,9 milioni di persone hanno ricevuto almeno una delle dosi.
Gernot Marx, a capo dell'associazione tedesca di cure intensive (DIVI), ha dichiarato al Funke Media Group che se la Germania riuscirà ad aumentare significativamente il suo programma di vaccinazione, la pandemia «potrà essere sconfitta» entro «la fine di settembre».