L'agenzia atomica iraniana ha denunciato un «sabotaggio» alla centrale nucleare di Natanz
L'intelligence, nel frattempo, ha già puntato il dito contro Israele
NATANZ - La centrale di Natanz, fulcro del programma nucleare iraniano, è stata colpita oggi da ciò che è stato definito un atto di «terrorismo antinucleare».
Lo ha affermato l'agenzia atomica iraniana. Secondo l'intelligence iraniana, è Israele ad essere responsabile del «sabotaggio» verificatosi oggi nell'impianto di arricchimento dell'uranio a Natanz.
Lo ha riferito la televisione pubblica israeliana Kan, spiegando che secondo l'intelligente si è trattato di una «operazione israeliana di cyber, in cui è stato coinvolto il Mossad». Sempre secondo queste fonti, il danno causato è superiore di quanto riferito inizialmente.
Intanto si è appreso che il Consiglio di difesa del governo israeliano è stato convocato per domenica prossima, dopo una pausa di due mesi, per esaminare le crescenti tensioni con l'Iran.
«La lotta contro l'Iran e le sue metastasi, contro le armi di Teheran, è un enorme compito. La situazione come esiste oggi non è detto che esista necessariamente anche domani». È stato questo il primo commento del premier Benyamin Netanyahu dopo quanto accaduto nell'impianto di arricchimento dell'uranio a Natanz in Iran.
Già all'inizio di luglio, lo ricordiamo, un avanzato impianto di assemblaggio di centrifughe era stato gravemente danneggiato da una misteriosa esplosione. Le autorità hanno poi concluso che vi è stato un «sabotaggio terroristico», ma senza mai rendere pubblici i risultati delle loro indagini.