Sono i risultati di un nuovo studio, con 417 partecipanti, svolto alla Rockefeller University
NEW YORK - Per le persone completamente vaccinate, il rischio di essere contagiati dal Covid-19 è estremamente basso.
È quanto ha confermato un nuovo studio della Rockefeller University, pubblicato oggi sul New England Journal of Medicine e ripreso dalla Cnn.
Tra 417 dipendenti dell'Università che sono stati completamente vaccinati con Pfizer o Moderna, ovvero con entrambe le dosi, solo due di loro (lo .5%) sono in seguito stati contagiati dal Covid-19 con sintomi. Si è trattato di una donna 51enne che ha ricevuto il siero di Moderna e di una 65enne che ha ricevuto quello di Pfizer, e in entrambi i casi le infezioni sono state causate da delle varianti piuttosto diverse dal virus "originale".
Di conseguenza, sebbene un potenziale rischio d'infezione dopo una vaccinazione ci sia, questo è minimo, e le «osservazioni confermano l'importanza degli sforzi intrapresi a livello federale e statale per vaccinare la popolazione degli Stati Uniti», si legge nello studio. «I risultati danno anche un sostegno all'idea di un nuovo richiamo del vaccino per fornire una maggiore protezione contro le varianti».
In particolare, uno dei pazienti aveva la mutazione E484K, che è stata trovata per la prima volta nella variante B.1.351 (denominata sudafricana), e che potrebbe perciò essere in grado di sfuggire ad alcuni anticorpi. È quindi fondamentale monitorare la presenza delle varianti nelle persone vaccinate e poi contagiate. Ulteriori ricerche sono inoltre necessarie per determinare se risultati simili emergono anche con un gruppo più ampio di partecipanti, e provenienti anche da varie parti degli Stati Uniti o del mondo.
Per avere una visione più ampia del contesto, i CDC statunitensi hanno detto alla CNN di aver ricevuto finora 6'000 segnalazioni di infezioni da coronavirus tra più di 84 milioni di persone completamente vaccinate.