Nove vaccinati su dieci nell'enclave, che ormai conta pochi casi attivi, hanno ricevuto il siero russo.
Kirill Dmitriev, Ceo del fondo russo per gli investimenti diretti: «È la prima nazione in Europa ad aver sconfitto il Covid». E ora «siamo pronti a fornire 100 milioni di dosi all'Ue tra giugno e agosto».
MOSCA - La piccola Repubblica di San Marino è divenuta il manifesto del «successo» del vaccino russo Sputnik V, che ha aiutato l'enclave a diventare «la prima nazione in Europa ad aver sconfitto il Covid». Parole che si leggono nel titolo del comunicato pubblicato oggi dal Fondo russo per gli investimenti diretti.
Cifre alla mano, San Marino - che ospita nei suoi confini circa 34mila abitanti - ha fronteggiato tra la fine di ottobre e gli inizi di aprile una seconda ondata di casi altalenante, arrivando a contare un massimo (era il 2 aprile scorso) di 525 contagi attivi. Quella cifra, stando ai dati attuali delle autorità sanitarie locali, si è ridotta a sole 25 infezioni, che da settimane non superano giornalmente la doppia cifra.
L'ultimo decesso legato al Covid-19 (il 90esimo) risale a due settimane fa e un solo paziente si trova ricoverato in ospedale, al punto che - sottolinea il Fondo russo - «San Marino ha chiuso il reparto ospedaliero dedicato al trattamento dei pazienti contagiati dal coronavirus». Un quadro che - considerando che tre quarti della popolazione circa (74%) sopra i 16 anni nell'enclave ha ricevuto almeno una dose di vaccino (e in 9 casi su 10 si trattava dello Sputnik) - dimostra l'efficacia del siero «contro il ceppo britannico», che è al momento la variante dominante nella penisola italiana.
«Non è propaganda. Siamo pronti per l'Ue»
San Marino «sta tornando alla normalità e rimettendo in sesto le proprie attività economiche. E dato il successo della campagna vaccinale, il Fondo russo per gli investimenti diretti è pronto a fornire scorte supplementari» in un'ottica di «turismo vaccinale», ha affermato il Ceo del Fondo, Kirill Dmitriev, che - in un incontro con la stampa - ha voluto rispedire al mittente le voci che descrivono lo Sputnik come un'operazione di propaganda. E a tal proposito, ha aggiunto che per domani è in agenda l'inizio dell'ispezioni previste dall'Agenzia europea per i medicinali (Ema) nei centri di produzione del vaccino.
L'iter di valutazione per l'omologazione proseguirà poi durante il resto del mese di maggio e per il trimestre estivo, ovvero a partire da giugno, il Fondo russo si dice pronto a fornire cento milioni di dosi del preparato all'Unione europea.