Israele sta valutando i piani per un possibile ingresso a Gaza, via terra
Gli USA si sono intanto opposti a una dichiarazione del consiglio di sicurezza dell'ONU
TEL AVIV - Le raffiche di razzi e i raid aerei non accennano a fermarsi, in una nuova esplosione di rabbia e violenza tra Israele e Palestina che non si vedeva da anni.
Con 130 nuovi missili lanciati nella notte da parte di Hamas, il totale della settimana ha superato i 1'500, mentre l'esercito di Israele ha continuato i propri raid aerei sul territorio palestinese, per abbattere infrastrutture strategiche e militari, e acclamando l'uccisione di quattro alti comandanti di Hamas.
Tra le ultime notizie giunte questa mattina, emerge che l'esercito israeliano stia elaborando un piano per una possibile operazione via terra con lo scopo di entrare a Gaza. Lo riferisce il Guardian, che ha ripreso le parole del portavoce militare Hidai Zilberman.
Le bozze dei piani d'attacco via terra, che sono nelle loro fasi iniziali e non sono stati approvati, saranno presentati ai capi militari più tardi in giornata, che considereranno se presentarli al Governo israeliano.
Nel frattempo, in diverse città proseguono gli attacchi violenti tra arabi ed ebrei. Nella notte di mercoledì, nonostante il coprifuoco, gruppi di entrambe le fazioni sono scesi in strada, e sono state segnalate sparatorie e accoltellamenti. A quanto riferisce il sindaco di Bat Yam, ripreso dall'agenzia Keystone-ATS, alcuni gruppi di assalitori non erano «della città», ma «estremisti di destra» arrivati da fuori, ed è dello stesso parere anche il sindaco di Lod, Yoel Revivo.
In totale, nella notte, sono state arrestate almeno 400 persone, con diversi negozi, ristoranti e commerci che sono stati dati alle fiamme nel caos generale. Il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha invitato sia gli ebrei che gli arabi a cessare gli attacchi reciproci: «Non mi importa che il vostro sangue stia ribollendo, non potete prendere la legge nelle vostre mani».
In totale, per il momento, almeno 83 persone sono state uccise a Gaza, compresi 17 bambini, secondo il ministero della sanità dell'enclave. Sette persone sono invece state uccise in Israele, hanno affermato i funzionari medici locali, compreso un bambino di cinque anni.
USA: «Israele ha il diritto di difendersi»
Il Presidente statunitense Joe Biden ha nel frattempo affermato che lo Stato ebraico «ha il diritto di difendersi», commentando l'escalation tra israeliani e palestinesi e lanciando un appello per ripristinare la calma: «Gerusalemme deve essere un luogo di pace».
Allo stesso tempo, gli Stati Uniti hanno bloccato tramite veto una dichiarazione del Consiglio di sicurezza dell'Onu - che chiedeva una riduzione dell'escalation, un cessate il fuoco e una ripresa dei negoziati - poiché definita «controproducente».
A quanto emerge, 14 dei 15 membri erano invece pronti a dare il via libera al testo.