FRANCIAL'uomo «armato e pericoloso» nei boschi è ancora a piede libero

PLANTIERS - Continua la caccia all'uomo nelle campagne e nei boschi delle Cevennes per ritrovare l'uomo che 48 ore fa ha ucciso il suo datore di lavoro e un collega in una segheria di Plantiers, un villaggio delle Cevennes, nel sud della Francia.

«Tipo europeo, 1,70 di altezza, mimetica verde, considerato pericoloso»: questo l'appello lanciato dalle radio e tv oltre che sui social per cercare di localizzare il fuggiasco, che ha fatto perdere le tracce nei boschi della zona.

Giorno e notte si alternano 300 gendarmi per passare al setaccio la zona in cui dovrebbe essersi rifugiato il 29 enne, che sarebbe armato di una pistola e di un fucile di precisione. Con quest'ultima arma avrebbe compiuto il duplice delitto in segheria. Droni, cani addestrati e personale informatico con materiale cartografico sono all'opera mentre i GIGN, le teste di cuoio, sono pronte a intervenire al primo avvistamento.

Nel villaggio dei fatti di 48 ore fa, Plantiers, tutti sono barricati in casa nel timore di rappresaglie dell'uomo, che sembra avere conti in sospeso con parecchi vicini e abitanti del paese. Nel mirino c'erano soprattutto le due vittime, sembra per problemi legati all'orario di lavoro.

Mentre il sindaco di Plantiers, Bernard Mounier, ha spiegato di aver «evacuato 4 famiglie» del villaggio potenzialmente nel mirino del fuggitivo per motivi imprecisati, il padre del 29enne, su richiesta dei gendarmi, ha registrato un appello audio destinato al figlio: «Valentin, sono papà - si sente nel vocale - ti voglio bene, ti vogliamo bene. Ho la garanzia che nessuno sparerà se ti arrendi adesso. Figlio mio, fidati di me».