Non si può procedere a causa dei finanziamenti bloccati, la delusione dei ricercatori: «Non ce lo meritiamo»
ROMA - La Corte italiana dei Conti ai finanziamenti ha gelato venerdì i ricercatori che hanno lavorato finora al vaccino ReiThera, bloccando i fondi pubblici destinati allo sviluppo del preparato, che è quindi costretto a fermarsi bruscamente.
Per i ricercatori e scienziati che hanno partecipato allo sviluppo e alla valutazione (ben 25 team in tutta Italia), la frustrazione è grande. Andrea Gori, Direttore del reparto di malattie infettive del Policlinico di Milano, ha parlato di «fulmine a ciel sereno», dichiarando al portale Corriere.it che si tratta di «un'ennesima occasione mancata per la scienza italiana. Non lo meritiamo».
Secondo Gori, «invece di valorizzare la scienza locale, sembra che altre logiche prevalgano, e dobbiamo così interrompere lo studio senza un perché, dopo tutto lo sforzo e l’entusiasmo per essere stati coinvolti in un progetto di prestigio per l’Italia».
Oltre ai ricercatori, si sentono presi in giro anche i circa mille volontari che si sono messi a disposizione nelle fasi di sperimentazione. Lo stop ha infatti messo dubbi e timori tra i partecipanti, con la paura che potesse c'entrare una falla nella sicurezza del siero. Nient'affatto: i motivi della bocciatura - che dovranno essere resi noti dalla Corte entro trenta giorni - sono puramente tecnici.
ReiThera, l'azienda specializzata in biotecnologie che ha sperimentato il vaccino, non ha commentato quanto accaduto, limitandosi a un «evidentemente il progetto non viene ritenuto interessante». I soci si incontreranno oggi in riunione per discutere del da farsi, ma senza finanziamenti, la Fase 3 non potrà nemmeno iniziare.