L'agenzia sanitaria locale conferma: «È in buone condizioni di salute»
LIVORNO - Dopo il caso avvenuto a Massa Carrara a una 23enne, è stato reso noto un altro errore di somministrazione del vaccino in Toscana. Questa volta a Livorno, dove una 67enne ha ricevuto l'equivalente di 4 dosi di Pfizer al posto di una.
Lo riportano i media italiani. L'episodio di «sovradosaggio» ha avuto luogo all'hub vaccinale di Livorno ed ha coinvolto una donna di 67 anni che è stata ricoverata per accertamenti, ma che è in «buone condizioni di salute». Lo ha riferito l'Azienda sanitaria locale, che ha avviato un processo audit per indagare sull'accaduto.
In una conferenza stampa, una portavoce dell'azienda ha spiegato che l'episodio è avvenuto ieri, 17 maggio, e che la signora «sta bene». «Ha avuto giustamente un po’ di paura, paura che ci siamo presi anche noi». Il problema sembra aver riguardato l'utilizzo di un flacone non diluito, come nel caso della 23enne di Massa Carrara. La portavoce ha poi aggiunto che «le cause che hanno portato a questo episodio» sono al momento in fase di studio, «abbiamo attivato una procedura interna per ricostruire l’accaduto».
Poco dopo l'annuncio dello sbaglio si sono accese le discussioni nel mondo politico: «Come è possibile che accadano errori così gravi?», ha dichiarato il vicepresidente del gruppo di Forza Italia alla Camera Stefano Mugnai, puntando il dito contro il Presidente della Regione, Eugenio Giani e l'Assessore alla Sanità, Simone Bezzini. «Non possiamo vivere la campagna di vaccinazione ogni settimana con qualche problema all'ordine del giorno. Sta diventando un incubo per i Toscani» ha tuonato, come riporta la Repubblica.
Nel frattempo, la madre della 23enne che ha ricevuto quattro dosi il 9 maggio ha raccontato al Corriere della Sera che la figlia non si è ancora ripresa, spiegando che «ha continui giramenti di testa», diversi lividi e che «il livello delle piastrine è basso». Rimane, secondo la donna, anche il dubbio di quante dosi abbia effettivamente ricevuto: «Sul referto di mia figlia c'è scritto sei, però l'ospedale ora sostiene quattro, ma senza un documento ufficiale».