I posti letto occupati nella vicina Penisola scendono al 5%. L'identikit dei malati gravi attuali.
La Regione italiana con il numero più alto di letti di terapia intensiva occupati è la Lombardia, che conta al momento 92 pazienti, con un'età media attorno ai 61-62 anni.
MILANO - Ieri, per la prima volta dall'inizio della seconda ondata, il numero di malati gravi di Covid in Italia, ossia quelli ricoverati in terapia intensiva, è sceso sotto quota 500, equivalente al 5% dei posti letto occupati. E si tratta prevalentemente di persone che non sono state ancora vaccinate.
L'identikit dei malati gravi in questa fase nella vicina Penisola è stato tracciato dal dottor Francesco Dentali, direttore del Dipartimento di Medicina interna presso l'ospedale di Circolo di Varese, che all'agenzia Ansa che spiegato che si tratta di «degenti di lunga data oppure persone non vaccinate», aggiungendo che «noi pensiamo a curarli, capiscono da soli di aver commesso un errore e si pentono di non essersi protetti».
Lo stesso ha confermato al Corriere della Sera il professor Roberto Fumagalli, direttore del Dipartimento di Anestesia e rianimazione dell'Ospedale Niguarda di Milano. «Si tratta per lo più di soggetti non vaccinati o che si sono infettati nella finestra tra la prima e la seconda dose di vaccino».
La Regione italiana con il numero più alto di letti di terapia intensiva occupati è la Lombardia, che conta al momento 92 pazienti, con un'età media attorno ai 61-62 anni.