La pulizia delle boe è costata più di un milione. Ma non sono state consumate
TOKYO - Si tratta probabilmente delle Olimpiadi più difficili da organizzare quelle che inizieranno tra pochi giorni in Giappone. La pandemia, con il rinvio di un anno, il numero ancora alto di contagi nella capitale, e i casi positivi tra gli atleti e gli staff non facilitano di certo le cose. E ora gli organizzatori delle Olimpiadi hanno una nuova grana: le ostriche.
La Sea Forest Waterway nella baia di Tokyo, che ospiterà le gare di canoa e canottaggio, è stata preparata in anticipo. Tutto era pronto per le competizioni. Ma qualche giorno fa gli organizzatori hanno notato che le boe posizionate per delimitare le corsie e i percorsi stavano affondando. Fatto insolito per le boe, pertanto sono state avviate delle indagini. La scoperta ha lasciato tutti un po' sorpresi: migliaia di ostriche si erano attaccate alle corde. Crescendo aumentavano di peso, e di conseguenza le boe venivano tirate verso il basso, riporta la BBC.
E risolvere il problema è stato tutt'altro che semplice: le corde che corrono lungo i percorsi sono lunghe 5,5 chilometri, e sono state riportate a terra e riparate dove necessario. La pulizia è invece avvenuta in acqua, grazie all'aiuto dei sommozzatori. In totale sono state rimosse ben 14 tonnellate di ostriche, per un costo totale di 1,2 milioni di franchi. E non ostriche qualsiasi: si trattava infatti della specie magaki, considerata una vera e propria prelibatezza in Giappone. Tuttavia non sono finite nei piatti, perché sarebbero dovute essere sottoposte a ulteriori controlli di sicurezza alimentare. Un peccato, perché il quantitativo recuperato superava le decine di migliaia di dollari.