Il volo dell'unità spaziale della Blue Origin si è completato in poco più di una decina di minuti
VAN HORN - L'andata sfiorando la velocità di Mach 3 - con il contachilometri che segnava circa 3600 chilometri all'ora di punta - e il ritorno, più pacifico, in "zona 30". Il primo volo umano nell'orbita terrestre a bordo della New Shepard, l'unità della Blue Origin di Jeff Bezos decollata oggi in Texas, si è concluso con successo nel giro di poco più di una decina di minuti.
Lanciato con una decina di minuti di ritardo rispetto alla tabella di marcia originale, che fissava la partenza alle 15 (ora svizzera), l'unità del patron di Amazon si è spinta fino a superare la soglia dei 351mila piedi, pari a circa 107 chilometri di altitudine, prima di fare ritorno sulla superficie del nostro pianeta.
Il vettore base della New Shepard ha toccato il suolo 7 minuti e 24 secondi dopo il lancio. La capsula, a bordo della quale Bezos viaggiava con il fratello e due altri passeggeri - l'ex pilota 82enne Wally Funk e il 18enne Oliver Daemen -, ne ha invece impiegati quasi tre in più. Accompagnata in discesa da tre enormi paracadute rossi e blu, ha "impattato" sul polveroso deserto texano dopo 10 minuti e 18 secondi.
La prima impressione del fondatore di Amazon? «Il giorno più bello di sempre», ha detto al momento dell'atterraggio, mostrando dal finestrino il pollice rivolto verso l'alto.