Lily Ebert: «Ho promesso a me stessa che avrei raccontato al mondo cosa accadeva lì»
LONDRA - Ti ricordi se hai visto dei bambini essere strappati dalle proprie madri? Come hanno fatto a tatuarti il braccio? Hai mai pensato di scappare da Auschwitz? Ogni giorno Lily Ebert, una delle ultime sopravvissute all’Olocausto, racconta ai giovani l’orrore di quel tempo. Star di TikTok, è seguita da 1 milione e 200mila follower.
Nata in Ungheria il 29 dicembre 1933, Lily Ebert fu deportata ad Auschwitz-Birkenau nel 1944. Con lei anche la mamma, il fratello e le sorelle minori. A più di 70 anni, Lily ricorda il suo arrivo nel campo. In fila per cinque di fronte a un uomo, il dottor Josef Mengele, noto come L’Angelo della Morte, che designava con la mano chi sarebbe rimasto in vita e chi no. La madre, Nina, il fratello e la sorella Bela e Berta furono uccisi. Lily e le sorelle Piri e Renee lavorarono nel campo, e quattro mesi dopo vennero trasferite in una fabbrica di munizioni vicino a Lipsia, dove nel 1945 furono liberate dalle forze alleate. Un soldato le regalò una banconota tedesca dove si può ancora leggere: «L’inizio di una nuova vita. Un augurio di fortuna e felicità».
Nel 2020 il pronipote di Lily, Dov Forman, ha trovato il biglietto in un album fotografico. «Quel soldato è stato il primo essere umano a essere gentile con noi», ha spiegato la donna a Dov. «Era la prima volta dopo quella esperienza terribile che qualcuno si mostrava gentile e voleva darci una mano». Il ragazzo ha allora pubblicato una foto su Twitter. Risultato: più di 15mila reazioni. Un altro tweet, lo scorso gennaio, ha confermato l’interesse degli utenti per nonna Lily: una foto della donna dopo essere sopravvissuta al Covid-19. Più di 19mila condivisioni.
Così il pronipote ha deciso di raccontare la storia della nonna su TikTok e da allora ragazze e ragazzi si interessano ai dettagli della vita di Lily. Vogliono sapere cosa si mangiava, come si dormiva, cosa è successo ai bambini nati nel campo. Dov Forman gestisce la pagina e nonna Lily risponde. In un evento Zoom ha detto: «Ci hanno disumanizzati. Ho promesso a me stessa che se fossi sopravvissuta, avrei raccontato al mondo cosa accadeva lì».
77 years ago my great grandma, Lily Ebert, promised herself that if she survived the hell of Auschwitz-Birkenau she would tell the world what happened, so that it could never happen again.
— Dov Forman (@DovForman) August 11, 2021
How special it is to see Lily holding the first copy of her memoir, Lily’s Promise.❤️ pic.twitter.com/ybVkdfARN0