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ITALIAScoperta a Pompei una tomba con un corpo parzialmente mummificato

17.08.21 - 14:10
Si chiamava Marcus Venerius Secundio, aveva più di 60 anni ed era un liberto.
keystone-sda.ch (CESARE ABBATE)
Scoperta a Pompei una tomba con un corpo parzialmente mummificato
Si chiamava Marcus Venerius Secundio, aveva più di 60 anni ed era un liberto.
La tecnica utilizzata per l'inumazione non corrisponderebbe al periodo storico.

POMPEI - Una nuova scoperta ha agitato il mondo archeologico. A Pompei una tomba decisamente particolare è stata portata alla luce dai ricercatori dell'università di Valencia, in collaborazione con il Parco archeologico. 

La tomba, emersa grazie agli scavi, presenta una forma a recinto e varie decorazioni. Ma ciò che ha colpito maggiormente gli studiosi è la camera dedicata all'inumazione, in un periodo storico in cui la città di Pompei optava per la cremazione, come ricorda l'Ansa.  

Ma a chi apparteneva la tomba? L'iscrizione l'attribuisce a Marcus Venerius Secundio, un ex schiavo che fu prima il custode del Tempio di Venere e infine (dopo la liberazione) membro di un collegio di sacerdoti del culto imperiale. Uno status decisamente importante, che gli aveva permesso di guadagnarsi una tomba che non passava inosservata. 

La tomba ha restituito anche il corpo di Marcus Venerius Secundio, parzialmente mummificato, su cui sono ancora visibili i capelli bianchi (gli esami indicano che avesse più di 60 anni), un orecchio parzialmente conservato e lembi di tessuti. Si tratta di uno degli scheletri meglio conservati di Pompei. 

E proprio sulla tecnica di conservazione, inusuale a Pompei, sono state espresse varie ipotesi: Marcus Venerius Secundio avrebbe potuto optare per l'inumazione perché forse proveniva da paesi lontani in cui la pratica era ancora in uso, o si sentiva più vicino alla città di Roma che di Pompei. Nella capitale infatti la cremazione era ancora "di moda" in alcune famiglie. 

Nello stesso recinto della tomba sono state trovate anche due urne. Quella in vetro è risultata appartenere ad una donna chiamata Novia Amabilis, forse la moglie di Marcus, sostengono gli studiosi. 

Gli studiosi sperano che le future analisi di laboratorio potranno far luce sui vari aspetti. 

Degna di nota anche l'iscrizione marmorea presente sulla tomba, che ricorda come nei teatri della colonia romana si recitasse anche in greco. 

Al momento ai visitatori del Parco Archeologico non è ancora concesso visitare il nuovo sito, anche a causa della sua posizione, oltre la linea ferroviaria. Ma sono allo studio diverse soluzioni. 

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