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AFGHANISTANLa più grande ricchezza dell'Afghanistan rimane sottoterra

19.08.21 - 08:54
Il sottosuolo del Paese nasconde grandi giacimenti di metalli utili allo sviluppo delle nuove tecnologie.
Keystone
La più grande ricchezza dell'Afghanistan rimane sottoterra
Il sottosuolo del Paese nasconde grandi giacimenti di metalli utili allo sviluppo delle nuove tecnologie.
Molti i paesi stranieri in agguato. Ma la loro estrazione richiede tempo, denaro e conoscenze tecniche. E l'instabilità del paese non aiuta.

KABUL - Non è una novità che il suolo dell'Afghanistan nasconda vari giacimenti di metalli rari e preziosi. Tuttavia, con l'arrivo dei talebani, gli equilibri del Paese sono cambiati drasticamente in poco tempo. E c'è da chiedersi che cosa succederà alla "miniera d'oro" nascosta sotto i piedi degli afghani. 

Quel che è certo è che il Paese versa in un grave stato di povertà, nonostante la sua terra nasconda giacimenti minerari per un valore di quasi mille miliardi di dollari (stima del 2010). Ma difficilmente questa ricchezza verrà spartita con i cittadini, anche perché in agguato ci sono Cina, Pakistan e India. 

Ad attirare l'attenzione degli investitori stranieri, come ricorda la Cnn, ci sono giacimenti di metalli quale ferro, rame e oro, sparsi nelle varie province. Nel sottosuolo afghano sono presenti anche molte "terre rare", ma soprattutto c'è uno dei più grandi giacimenti di litio al mondo, elemento indispensabile per le batterie ricaricabili (e non solo), estremamente raro. 

Negli anni si è proceduto con l'estrazione di oro, rame e ferro, ma le terre rare e il litio richiedono investimenti decisamente maggiori, sia in termini economici, di tempo e di conoscenze tecniche. Attualmente l'estrazione dei minerali genera "solamente" un miliardo di dollari all'anno.

Secondo gli esperti citati sempre dalla Cnn, difficilmente i talebani riusciranno a sfruttare le risorse del sottosuolo, almeno non all'inizio. E anche gli investitori privati provenienti dall'estero potrebbero essere scoraggiati dalla situazione politica instabile, data la mole di lavoro e il tempo necessari per l'estrazione. Diverso potrebbe essere il discorso legato alla Cina, che proprio lunedì aveva dichiarato di aver mantenuto contatti e comunicazioni con i talebani (vedi immagine). Tuttavia il paese asiatico potrebbe voler investire anche altrove, sempre a causa dell'instabilità dell'Afghanistan.  

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