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Con l'aumento dei luoghi e degli eventi dove è necessario il certificato, sono aumentati i documenti falsi
Il Procuratore distrettuale di Manhattan ha chiesto anche alle aziende social di aiutare ad arginare il fenomeno
NEW YORK - Vendevano certificati di avvenuta vaccinazione contro il Covid-19 a 200 dollari l'uno, promettendo anche d'inserire i dati degli acquirenti nel database di vaccinazione dello Stato di New York, per ulteriori 250 dollari.
Il sistema truffaldino di due donne statunitensi è però stato scovato dalle autorità locali, che ne hanno messo la parola fine. Ne dà notizia il Washington Post.
Il procuratore distrettuale di Manhattan, Cyrus Vance Jr., ha confermato che alla sbarra finiranno una donna del New Jersey, che ha venduto centinaia di carte di vaccinazioni tramite Instagram, e una donna di Long Island, che aveva accesso al database - utilizzato per verificare lo stato vaccinale all'ingresso di eventi sportivi o concerti - e inseriva i nomi delle persone disposte a pagare.
Le accuse sono di cospirazione e fabbricazione di documenti falsi. Sono stati accusati anche tredici presunti acquirenti di carte (per possesso di documenti falsi), compreso un uomo che è stato accusato di aver pagato per essere inserito nel database.
Il procuratore ha poi invitato Facebook e altre aziende tecnologiche a reprimere con più celerità tali attività. Il colosso di Zuckerberg, dal canto suo, ha detto all'agenzia di stampa AP che proibisce a chiunque di comprare o vendere carte vaccinali, e che ha rimosso l'account di una delle imputate all'inizio di agosto. «Apprezziamo il lavoro del procuratore su questa questione e rimuoveremo contenuti di questo tipo ogni volta che li troveremo».
La proliferazione di carte di vaccinazione false è una preoccupazione crescente nella regione, in quanto una prova di essere vaccinati sta diventando un requisito comune per le persone per partecipare ad eventi, viaggiare e, in alcune città, entrare nelle aziende o nei ristoranti.
Con l'aumento dei requisiti, però, sono aumentati anche i tentativi di aggirarli. A luglio, un medico in California è stato il primo ad essere accusato a livello federale di aver venduto carte di vaccinazione false. La settimana scorsa, una donna dell'Illinois che cercava di entrare nelle Hawaii è stata arrestata per aver presentato una carta di vaccinazione falsa: è stata scoperta poiché "Moderna" - il produttore del vaccino - era scritto in modo sbagliato.
