Save The Children, ma anche Unicef, lanciano l'appello: «Salvaguardare l'istruzione e la salute mentale»
In oltre 48 Paesi, in tutto il mondo, il sistema scolastico è considerato altamente fragile
LONDRA - L'educazione di centinaia di milioni di bambini è appesa a un filo, un sottile intreccio di speranze che è sempre più fine a causa dell'intensificarsi delle più grandi minacce internazionali, come il Covid-19 e la crisi climatica.
È quanto ha avvertito oggi in un rapporto l'Organizzazione Save The Children, dedita da oltre un decennio a migliorare le condizioni di vita dei bambini, a livello globale, e garantire loro un futuro. Minacce in aumento che vanno ad aggiungersi all'assidua povertà e alla violenza, esacerbate ancor più dall'interconnessione delle nuove crisi globali.
Un appello condiviso anche da Unicef: «Stiamo correndo il rischio di perdere un'intera generazione di studenti» che «potrebbe avere implicazioni per tutta la loro vita», ha detto al Guardian il Direttore globale dell'educazione di Unicef, Rob Jenkins, spiegando che già prima dell'arrivo della pandemia era in corso una «crisi globale d'apprendimento», 258 milioni di bambini senza un accesso di base all'istruzione.
Per lui, è fondamentale mettere in atto «programmi di recupero» per offrire un «supporto completo e globale ai bambini». Da tutelare, e da non sottovalutare, è in particolare anche la salute mentale di ragazze e ragazzi in tutto il mondo.
Secondo le stime dell'Onu, circa 1,5 miliardi di bambini non si sono potuti recare a scuola durante la pandemia, con almeno un terzo di essi impossibilitato ad applicare l'apprendimento a distanza. Ora, mentre diversi Paesi accolgono il ritorno a una scolarizzazione più normale in questo trimestre, più di 100 milioni di bambini rimangono ancora "fuori dall'aula" in altre parti del mondo, secondo l'Unicef. Si teme che tra i 10 e i 16 milioni di bambini siano a rischio di non tornare a scuola, con bambine e ragazze ancor più penalizzate.
«A rischio estremo»
Analizzando e classificando i Paesi in base alla loro vulnerabilità, Save the Children ha indicato che otto Stati hanno dei sistemi scolastici che sono «a rischio estremo». Si tratta di paesi in cui una serie di fattori - assenza di vaccini, clima, violenze, povertà - rende estremamente fragile l'educazione dei più piccoli. Tra questi, molti Paesi africani, come la Nigeria e la Somalia, ma anche l'Afghanistan.
Con il mosaico dei risultati dell'analisi che si forma, l'immagine che ne esce si palesa in modo sempre più spettrale. In ben 40 Paesi, di diversi continenti, il sistema scolastico è considerato «ad alto rischio».
Un presente senza educazione, che si tramuta in un futuro cupo: nel 2030 è previsto che il 20% dei giovani dei giovani (14-24 anni) e il 30% degli adulti non saranno in grado di leggere.