L'ideatrice del vaccino Oxford-AstraZeneca ritiene che la priorità è fornire dosi alle nazioni che faticano ad averle
LONDRA - La terza dose del vaccino anti-coronavirus? Non è necessaria per tutti. È l'opinione della professoressa Sarah Gilbert, colei che è alla base del vaccino Oxford-AstraZeneca.
La decisione sui vaccini da parte dei governi nazionali, quello del Regno Unito in primis, deve essere presa attentamente, secondo quanto dichiarato al Daily Telegraph. «Dovremmo guardare ai casi specifici; gli immunocompromessi e gli anziani riceveranno la terza dose. Ma non penso che ci sarà bisogno di fare il richiamo a tutti. L'immunità è duratura nella maggioranza delle persone».
Piuttosto, il Regno Unito dovrebbe aiutare maggiormente quelle nazioni del mondo che faticano a ottenere i vaccini. «Dobbiamo fare meglio a questo proposito. La prima dose è quella dall'impatto maggiore». Gilbert sostiene che «dobbiamo far giungere i vaccini in quei paesi in cui finora una parte ridotta della vaccinazione è stata immunizzata».
I consiglieri scientifici britannici dovrebbero fornire presto il proprio parere sulla terza dose per tutti, mentre hanno già comunicato che il richiamo sarà offerto a più di mezzo milione di persone con il sistema immunitario debole.