Domani è previsto un maxi-concerto con 50'000 persone: «Tornando a ballare, ho quasi dimenticato il virus»
Occhio però al futuro: non è escluso un ritorno delle misure, se la situazione dovesse precipitare
COPENAGHEN - Chi è che sta andando contromano? La Danimarca o il resto dell'Europa?
È una domanda che giunge spontanea, per molti, quando si osserva la netta differenza nella strada imboccata dal paese scandinavo, rispetto alla maggioranza degli altri Stati. Mentre in generale la situazione è tesa, tra obblighi vaccinali, estensioni del certificato vaccinale e misure che si fanno sempre più rigide, Copenaghen invece sta salutando tutte le restrizioni.
Nel paese scandinavo, in cui la pandemia è considerata «sotto controllo», sono infatti scadute oggi alcune delle ultime misure che erano state attuate per contenere il Covid. Si torna quindi a godere di un'ampia libertà, con uffici in fermento, locali pieni di persone senza mascherina e concerti con decine di migliaia di spettatori, aperti a tutti.
Domani, un concerto tutto esaurito a Copenhagen accoglierà 50'000 persone, una prima in Europa. Un qualcosa di impensabile, fino a poco tempo fa.
Vaccino, un'ottima campagna
«Siamo sicuramente all'avanguardia, non abbiamo restrizioni, grazie ai buoni risultati della vaccinazione» ha detto all'agenzia stampa AFP Ulrik Orum-Petersen, un promotore dell'organizzatore di eventi Live Nation. La campagna di vaccinazione della Danimarca è effettivamente andata bene, ed è stata rapida, con il 73% dei 5,8 milioni di abitanti completamente vaccinati, dato che sale ad un impressionante 96% per le persone dai 65 anni in su.
«Stare in mezzo alla folla e cantare mi ha quasi fatto dimenticare il Covid e tutto quello che abbiamo passato in questi ultimi mesi», ha raccontato una partecipante, 26enne, che ha vissuto dal vivo un concerto di qualche giorno fa, con 15mila presenti.
Oltre a ciò, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il paese scandinavo ha potuto beneficiare del rispetto pubblico delle linee guida del governo: «Hanno fatto molto affidamento sulla responsabilità degli individui e le comunità» ha comunicato la responsabile delle emergenze, Catherine Smallwood.
«Virus sotto controllo»
L'epidemiologo Lone Simonsen, dell'Università di Roskilde, sostiene che il «virus non sia più quindi una minaccia per la società, grazie al vaccino». Con circa 500 casi giornalieri di Covid e un tasso di riproduzione di 0,7, anche le autorità danesi dicono di avere il virus «sotto controllo».
Tuttavia, l'Oms considera ancora critica la situazione globale e ha invitato i danesi alla prudenza: «Ogni paese deve rimanere vigile se e quando la situazione epidemiologica cambia», ha avvertito Smallwood.
In tal senso, la Danimarca ha ricordato a che rimangono in vigore le restrizioni all'ingresso: obbligo di green pass per entrare nel Paese e mascherine obbligatorie negli aeroporti.
Misure, non è un addio
Il Ministro della salute Magnus Heunicke ha comunque affermato più volte che il governo non esiterà a reimporre rapidamente le restrizioni, se necessario. Simonsen ha detto che i vaccini hanno finora fornito l'immunità anche dalle varianti, «ma se dovessero apparire varianti di fuga (resistenti al vaccino), dovremo ripensare la nostra strategia».
Per questo, le autorità hanno insistito sul fatto che il ritorno alla vita normale deve essere accompagnato da severe misure igieniche e dall'isolamento delle persone contagiate.
Per non rischiare un calo dell'immunità, intanto, le autorità sanitarie hanno già lanciato la campagna per una terza dose, al momento per le persone più vulnerabili.