Il decreto per l'introduzione dell'obbligo nelle scuole e sui mezzi di trasporto è stato approvato dal Senato
La Camera dei deputati, invece, ha discusso l'obbligo di green pass anche alle sedute parlamentari
ROMA - Il decreto Green Pass bis ha passato anche lo scoglio del Senato italiano (una formalità, in realtà) ed è quindi ora ufficialmente in Gazzetta Ufficiale, ovvero, è legge.
La misura, che impone l'obbligo di avere la certificazione verde nelle scuole e sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza, è stata approvata con 189 voti favorevoli e 31 contrari. All'interno del decreto, poi, è stato incluso l'aumento della durata dei tamponi molecolari, da 48 a 72 ore.
Sono state confermate anche le sanzioni per chi, a scuola (il personale) o in università (anche gli studenti), viene pizzicato sprovvisto di certificato: al quinto giorno scatta la sospensione e lo stop allo stipendio. I controlli saranno affidati ai dirigenti scolastici. Inoltre, si rischiano sanzioni che vanno dai 600 ai 1'500 euro.
Obbligo anche per i deputati
C'è però una novità con l'arrivo ad ottobre dell'estensione del documento ai lavoratori, che siano pubblici o privati: anche i deputati dovranno esibire il certificato sanitario per poter entrare a Montecitorio. Lo ha reso noto il quotidiano italiano Repubblica, che ha spiegato come nella misura - discussa ieri sera alla Camera - siano inclusi anche i dipendenti e i giornalisti parlamentari.
Il Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, ha spiegato che si tratta di una decisione che mira ad allineare i lavoratori governativi con tutti gli altri: «Quello che vale per i cittadini vale allo stesso modo per i deputati. L'obbligo del Green Pass verrà esteso a tutti i luoghi della Camera, e per chi violerà le regole saranno previste sanzioni, a partire dal taglio della diaria per i deputati». Un eventuale obbligo anche per le sedute del Senato, invece, verrà discusso il 5 ottobre.
È quindi stato confermato il mandato per 23 milioni di lavoratori, che per entrare sul posto di lavoro dovranno: o essere vaccinati da almeno 14 giorni, o guariti, oppure essere in possesso dell'esito negativo di un tampone. Sebbene sia stata rimossa la sospensione in caso di violazione, rimarrà, per chi ne è privo, l'assenza ingiustificata, ciò che implica il mancato stipendio.
Per quanto concerne i test, inoltre, è stata ribadita l'opzione dei prezzi calmierati: costeranno 15 euro (8 euro per i minorenni).