È quanto sta pensando di attuare il governo della Nuova Zelanda, in trattative con KFC
WELLINGTON - «Insieme al pollo fritto vuole anche il vaccino?». È una domanda che presto i neozelandesi potrebbero sentire quando si recheranno al fast food. Il Governo sta infatti pensando di collaborare con le catene di ristoranti più celebri per aumentare il tasso di vaccinazione del paese. Attualmente, ha fatto sapere oggi il vice primo ministra Grant Robertson a RNZ, il governo è in trattative con KFC.
I neozelandesi sono famosi per il loro amore nei confronti dei fast food: hanno infatti una delle densità maggiori di punti vendita di KFC e McDonald's al mondo, in rapporto alla popolazione. Quando pochi giorni fa è stato allentato il lockdown ad Auckland, i cittadini hanno preso d'assalto i vari fast food della città (aperti solamente in modalità take away). Prima che fosse abbassato il livello di allerta, due membri di una banda erano stati fermati dalla polizia mentre cercavano di entrare ad Auckland con il bagagliaio stracolmo di cibo di KFC.
Attualmente il 64,5% dei neozelandesi ha ricevuto almeno una dose, mentre il 34,5% ha ricevuto entrambe le dosi. Oggi si sono registrati 16 nuovi casi in tutto il Paese.
Un approccio simile è stato adottato anche dagli Stati Uniti, dove i furgoncini che vaccinano si sono posizionati anche nei parcheggi dei fast food.