Niente più distanziamento sociale, basta limiti agli eventi. Una decisione possibile «grazie alla campagna vaccinale»
La premier Erna Solberg: «È il momento di tornare a una normale vita quotidiana»
OSLO - I cittadini norvegesi tornano infine alla normalità: tutte le restrizioni messe in atto da marzo 2020 per combattere l'epidemia di Covid-19 saranno abrogate domani.
Lo ha annunciato il Governo per voce del Primo Ministro, Ersna Solberg, come riporta l'agenzia stampa AFP.
«Sono trascorsi 561 giorni da quando abbiamo introdotto le misure più dure mai introdotte in tempo di pace, 561 giorni che hanno limitato la nostra esistenza in modi che non credo che nessuno avrebbe potuto immaginare prima», ha detto la premier durante una conferenza stampa.
«È arrivato il momento di tornare alla vita normale», ha poi aggiunto, «è arrivato il momento di vivere di nuovo, per così dire, come facevamo prima che la pandemia ci colpisse».
Niente più limitazioni
Il Paese scandinavo avrebbe voluto revocare in modo graduale e più celere le misure sanitarie, ma ha ripetutamente dovuto rinviare degli allentamenti a causa di focolai ricorrenti. Ma «ora ci siamo», e si entra nella fase di piena normalizzazione.
Non ci saranno quindi più limiti nella partecipazione a eventi, si potrà entrare in bar, ristoranti e locali notturni a piena capacità, non sarà più obbligatorio rispettare il distanziamento sociale e sarà nuovamente benvenuta la stretta di mano. Saranno eliminate anche le restrizioni all'ingresso per i residenti dello Spazio economico europeo (SEE) e dell'area Schengen, inclusa la Svizzera.
Tra le pochissime restrizioni che rimangono in vigore c'è l'obbligo di restare in isolamento se si risulta positivi al virus, e «solo se necessario» potrebbe essere raccomandato (o richiesto) l'uso della mascherina sui trasporti pubblici.
Un'ottima campagna vaccinale
Secondo il Governo, tutto ciò è stato reso possibile dagli ottimi progressi della campagna vaccinale nazionale. A quanto indica l'istituto norvegese di Sanità pubblica, oltre il 76% della popolazione ha ricevuto almeno la prima dose, mentre il 67% è completamente vaccinato.
In ogni caso, il coronavirus «rimarrà con noi per gli anni a venire» ha avvertito Solberg, che non ha escluso una reintroduzione di determinate misure sanitarie nel caso di rapida diffusione di una nuova variante.