Prima di procedere, secondo i giudici, ci sono due problemi da risolvere
Il primo riguarda l'immunità, il secondo alcuni casi precedenti
SASSARI - «Sono molto contento».
Queste le uniche parole espresse dall'ex presidente catalano Carles Puigdemont all'uscita della Corte d'appello di Sassari, in seguito alla sospensione del procedimento di estradizione a suo carico. All'uscita dall'aula, il leader è stato accolto da un bagno di folla, tra compagni di partito e indipendentisti.
«Riteniamo di aver ottenuto un risultato assolutamente positivo, la Corte ha accolto le conclusioni che sono state formulate dal pg e da me», ha commentato invece l'avvocato Agostinangelo Marras. Puigdemont ha lasciato il tribunale stretto tra gli abbracci dei suoi compagni di partito e l'ovazione degli indipendentisti sardi, corsi e baschi.
Carles Puigdemont, incalzato dai cronisti - in tanti giunti dalla Spagna - non ha aggiunto altro, rinviando l'appuntamento con la stampa alla conferenza programmata alle 18.30 ad Alghero.
«Anche la Corte ritiene che si debbano preliminarmente risolvere due problemi - ha invece spiegato l'avvocato Marras - il primo riguarda l'immunità, il secondo è legato al fatto che in casi analoghi la giustizia belga non ha voluto dare esecuzione nei confronti di altro indagato, discutendo sulla legittimità del giudice ad emettere il provvedimento». In entrambi i casi, «si dovrà decidere prima che riprenda il processo nei confronti del presidente Puigdemont», conclude il legale sassarese.
Nel frattempo, Puigdemont è libero di viaggiare come vuole, ha confermato Marras.