Il relitto è stato sollevato in cielo pochi minuti fa. A breve sarà a disposizione dei periti della Procura di Verbania
STRESA - Perché quel cavo si sia spezzato di netto, improvvisamente, la mattina dello scorso 23 maggio, è la grande domanda a cui ancora manca una risposta.
Una risposta che gli inquirenti proveranno a individuare tra i rottami e le lamiere della cabina della funivia Stresa-Mottarone, che questa mattina sono stati rimossi dal luogo in cui, circa 170 giorni fa, si è consumata la tragedia che ha cancellato 14 vite lasciando un solo superstite, il piccolo Eitan, le cui tribolazioni familiari tra zii e nonni hanno reclamato l'attenzione pubblica, spostando il contorno dell'incidente in secondo piano.
La carcassa della cabina è stata sollevata in aria pochi minuti fa dalla possente forza "muscolare" di un Erickson S-64, noto anche con il soprannome di "Sky Crane", letteralmente una gru dei cieli. Il carico da una tonnellata e mezza è stato adagiato nell'area del campo sportivo di Gignese, la tappa intermedia, e sarà ora accompagnato su strada in un capannone al Tecnoparco di Verbania-Fondotoce.
Una volta giunto alla sua destinazione, il rottame della cabina sarà a disposizione dell'occhio esperto dei periti della Procura di Verbania e dei consulenti delle parti in causa, aprendo di fatto una nuova fase dell'indagine.
Terminata l’operazione dei #vigilidelfuoco per il trasporto a valle della cabina della funivia del Mottarone (VB) precipitata a maggio. I lavori preparatori erano cominciati 4 settimane fa.
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) November 8, 2021
Il nostro pensiero anche #oggi è andato alle 14 vittime e ai loro familiari #8novembre pic.twitter.com/KW7D4n2U6X