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  GRAN CANARIAIl turismo sessuale sta distruggendo un paradiso naturale in Spagna

12.11.21 - 10:47
Lo studio: «La riserva naturale in fin di vita a causa dagli incontri sessuali»
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Il turismo sessuale sta distruggendo un paradiso naturale in Spagna
Lo studio: «La riserva naturale in fin di vita a causa dagli incontri sessuali»
Lucertole giganti trovate morte per aver mangiato preservativi.

GRAN CANARIA - Le dune di Maspalomas sono l’attrazione più suggestiva dell’isola di Gran Canaria. Un piccolo deserto, una riserva naturale di affascinante bellezza che si affaccia sull’Oceano Atlantico, meta ambita da numerosi turisti. Nell’arco degli anni le dune sono diventate però luoghi d'incontri sessuali all’aperto, sia etero che gay, e tali comportamenti stanno minacciando la flora e la fauna locale. Il grido d’allarme arriva da un gruppo di ambientalisti e da uno studio pubblicato sulla rivista specializzata, "Journal of Environmental Management". Per la prima volta i ricercatori hanno esaminato gli effetti del sesso all’aperto, il cosiddetto “cruising”, sulla vegetazione delle dune. 

Durante il Gay Pride del maggio del 2018, il team di studiosi ha identificato ad esempio quasi 300 posti sessuali all’aperto, su un’area di 5700 metri quadrati. Piccole alcove dove coppie e curiosi si incontravano per fare sesso, spesso dietro a delle piante o nei mini boschetti sparsi tra le dune. I ricercatori hanno trovato piante calpestate, preservativi, mozziconi di sigarette, fazzoletti, carta igienica ed escrementi umani.

In alcuni casi i turisti hanno completamente stravolto la vegetazione spostando rami, sradicando cespugli e piante per costruirsi luoghi appartati e nascosti. Uno stravolgimento che ha avuto ripercussioni sugli animali locali che vivono tra le dune. Gli studiosi hanno infatti trovato alcune lucertole giganti morte perché avevano ingerito dei preservativi. «Il danno alle dune è una conseguenza diretta dell'apertura dell’isola al turismo di massa» ha spiegato il ricercatore della CNN Patrick Hesp. E ha aggiunto: «Lungi da noi dal vietare il sesso all’aperto, ma vogliamo rendere le persone consapevoli delle conseguenze delle loro azioni».

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