L'attesa invasione natalizia di prodotti made in China nasconde qualche pericolo
Anche quest'anno si segnalano sequestri di merce contraffatta. Una piccola guida per evitare rischi per la salute
MILANO - Domani è Black Friday e con esso inizia per davvero a tirare aria di shopping natalizio. Tutti i bambini sono intenti in queste settimane a scrivere le proprie letterine chiedendo a Babbo Natale di avverare i loro sogni per il 25 dicembre. Trovare sotto l’albero l’oggetto del desiderio. Un bambolotto, un peluche, una macchinina super accessoriata o la bambola che sembra vera.
L'invasione dal made in China - Richiesta e commercio di giocattoli viaggiano verso il tradizionale boom. Allontanato il timore per l'approvvigionamento di forniture dall’estero, il rischio per il Natale 2021, collegato ormai da anni all'invasione di merce dall’Oriente, resta come quello di comprare giocattoli difettosi, nella peggiore delle ipotesi, anche dannosi e/o pericolosi.
Sfilza di sequestri in Italia - Risale a poche settimane fa l’ultimo maxi sequestro. Circa 7 mila giocattoli contraffatti di fabbricazione cinese sono stati bloccati dai funzionari dell'Agenzia per le Dogane nel Porto di Napoli. I giocattoli erano destinati ad una società campana ed erano nascosti tra altre partite di merce. Riproducevano il modello «Ape» della Piaggio in miniatura. Ma anche solo pochi giorni fa più di mille giocattoli non conformi, pronti a finire tra i doni sotto l’albero di Natale, sono stati sequestrati in Toscana. Già diversi erano stati i sequestri un mese fa in occasione della festività di Halloween: 1,5 milioni di articoli pericolosi per la salute sequestrati dai finanzieri del comando provinciale di Roma. E così via. L’invasione dei prodotti, in questo caso giocattoli, sottocosto, ma spesso pericolosi per la salute è un problema importante.
Giocattoli sotto la lente - Solo nel 2020 un prodotto su cinque tra quelli non conformi, e ritirati dal mercato perché pericolosi, è un giocattolo. Come riporta il sito altroconsumo.it, uno studio della Banca dati antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e un’analisi degli interventi della Guardia di Finanza nella lotta alla contraffazione rivelano che negli ultimi tre anni i giocattoli pericolosi fabbricati in Cina e sequestrati all’ingresso in Italia sono stati oltre 560mila (con un valore di mercato di 2 milioni e 700mila euro).
Sotto una cattiva luce - I rischi per la salute del bambino sono diversi: rischio chimico, asfissia, strangolamento, lesioni e tagli, ustioni, shock elettrico o incendio, intrappolamento, lesioni di vista o udito, rischio microbiologico. Cromo, ftalati, metalli pesanti sono i principali agenti patogeni riscontrati in più della metà dei campioni analizzati. È stato il caso di quei tubi di plastica che una volta piegati consentono una reazione chimica per cui l'oggetto si illumina, che possono contenere ftalati e diventare dannosi se ingeriti, sono tossici sul sistema riproduttivo, cancerogeni e responsabili di malattie respiratorie. Ma anche quell’orsetto Teddy Bear, sequestrato in Gran Bretagna qualche anno fa, un peluche molto carino ma con parti staccabili a rischio soffocamento per i più piccoli.
Conta anche il dove si compra - Il pericolo si annida, sostengono le associazioni dei consumatori in tutti quei giocattoli, peluche, macchinine e gadgets, spesso venduti dalle bancarelle, nelle fiere o dai venditori ambulanti per non parlare dei tanti empori cinesi sempre più presenti in Europa. Ma anche negli acquisti online che portano sul mercato merci direttamente da Paesi extraeuropei che hanno norme molto meno stringenti delle nostre.