Fuggi fuggi generale tra i viaggiatori che stanno cercando di prendere gli ultimi voli per abbandonare il Sudafrica.
Molti turisti hanno interrotto vacanze e safari dopo le notizie dei primi voli sospesi. Uno di loro: «È ridicolo. Ci saranno sempre nuove varianti. Il Sudafrica lo ha rilevato, ma probabilmente è già in tutto il mondo».
JOHANNESBURG - Irritazione all'aeroporto di Johannesburg tra i viaggiatori che stanno cercando di prendere gli ultimi voli per i Paesi che hanno vietato l'ingresso a chi arriva dal Sudafrica dopo l'identificazione della nuova variante Omicron del Covid. In molti hanno interrotto vacanze e safari dopo le notizie dei primi voli sospesi.
Toby Reid, un commerciante britannico di 24 anni, era in campeggio con la sua ragazza sulla Table Mountain di Città del Capo quando è arrivata la notizia. «Intorno alle 5:30 ci siamo alzati per ammirare l'alba», ha detto. Poche ore dopo, stavano aspettando d'imbarcarsi all'aeroporto di Johannesburg dopo essersi assicurati gli ultimi due posti sul volo serale per Francoforte. Altri non sono stati così fortunati e hanno continuato a esplorare le varie opzioni, combattuti tra prezzi esorbitanti e percorsi contorti.
«Potevamo essere avvisati prima», si lamenta Christian Good, 50 anni, che farà scalo a Francoforte con il marito prima di sbarcare in Inghilterra, dopo un soggiorno al mare.
«È ridicolo, ci saranno sempre nuove varianti», esclama David, suo marito, passaporto alla mano. «Il Sudafrica lo ha rilevato, ma probabilmente è già in tutto il mondo». Sul tabellone delle partenze, accanto ai voli per Londra, hanno iniziato a lampeggiare iscrizioni rosse che indicano "cancellato".
Per altre destinazioni, la situazione è ancora incerta. Più avanti nella fila, una signora dai capelli chiari tiene in braccio un bambino. Elke Hahn è venuta in Sudafrica con il suo compagno per adottare un bambino e riportarlo a casa loro in Austria. Le carte del bambino sono valide solo per un itinerario preciso, che non c'è più: «Dovremo prendere un altro volo, non so come andrà a finire».