Lo ha detto il Ministro francese Gérald Darmanin, in un meeting relativo alla situazione dei migranti
Una riunione dei Ministri dell'Interno di Francia, Germania, Paesi Bassi e Belgio ha avuto luogo oggi a Calais
CALAIS - «I morti sono troppi», e «non possiamo accettare che ce ne siano altri». Lo ha detto il ministro dell'Interno francese, Gérald Darmanin, aprendo oggi pomeriggio a Calais, nel nord della Francia, una riunione con i colleghi omologhi di Germania, Olanda e Belgio e con la Commissaria europea agli Affari Interni e i direttori di Europol e dell'agenzia europea per le frontiere Frontex.
La riunione è stata convocata dalla Francia dopo il naufragio di un'imbarcazione carica di migranti nella Manica mercoledì scorso che aveva provocato la morte di 27 persone.
«Il punto più importante di questa riunione - ha continuato Darmanin - è la lotta contro i passeur che non si curano delle nostre frontiere e dei nostri paesi» e che fanno «passare il loro commercio davanti alle vite umane».
La riunione si è tenuta senza la presenza della ministra britannica Priti Patel. Darmanin ha infatti annullato l'invito rivolto a lei in segno di protesta contro una lettera pubblicata giovedì sera su Twitter dal primo ministro inglese Boris Johnson in cui si chiedeva a Parigi di riprendere i migranti che arrivano dalla Francia sulle coste della Gran Bretagna.
«La Francia è pronta per una discussione seria con il Regno Unito sulle questioni relative all'immigrazione illegale, ma non sarà ostaggio della politica interna di Londra», ha detto a riguardo Darmanin, insistendo che se i migranti arrivano fino al nord della Francia è perché «sono attratti dall'Inghilterra, specialmente dal mercato del lavoro che permette di lavorare senza alcuna identificazione: Londra deve assumersi le proprie responsabilità e limitare la sua attrattiva economica».