A partire da oggi sarà necessario - per alcune attività - il nuovo Certificato Covid italiano, basato sul modello 2G
Verrà infatti rilasciato solo a chi è guarito o vaccinato, non più a coloro che hanno fatto un tampone
ROMA - Entra oggi in vigore l'utilizzo in Italia del «green pass rafforzato» o "super green pass": così viene definito il certificato relativo alla normativa "2G" già utilizzata in alcuni altri Paesi, come ad esempio l'Austria e la Germania.
Il certificato rafforzato, lo ricordiamo, viene rilasciato solo a chi è vaccinato o guarito dal coronavirus, e non più a chi si fa il tampone (come è invece ancora il caso per il green pass "classico", la cui durata è di 72 ore se viene fatto un test molecolare, e di 48 ore se viene fatto un test antigenico).
Dove verrà utilizzato il "super green pass"? Sarà necessario per «accedere a luoghi pubblici come bar, ristoranti (al chiuso), impianti sportivi, cinema, teatri e discoteche», e chi non lo ha non può prendere parte a «feste, spettacoli e cerimonie pubbliche», si legge nel decreto approvato dal Governo Draghi lo scorso 24 novembre.
Una novità riguarda il trasporto pubblico: per salire su treni, metropolitane, tram e autobus sarà necessario il Green pass base, quindi ottenibile anche mediante tampone. Questo vale anche per chi si reca in Italia dall'estero con i mezzi pubblici: gli svizzeri ad esempio devono avere un Certificato Covid elvetico. Va ricordato inoltre il formulario "Passenger Locator Form".
La situazione dipende poi dal colore: se passando dal bianco al giallo i cambiamenti sono minimi, nel caso una Regione passasse in zona arancione l'utilizzo del "super green pass" verrebbe esteso ancor più, impedendo a coloro che ne sono sprovvisti anche di mangiare all'esterno, di andare al centro commerciale nei fine settimana, di andare al cinema, a teatro, ai concerti, e in discoteca. Con l'arancione tornerebbero poi anche i divieti di spostarsi al di fuori dalla propria Regioni se non per motivi essenziali, ma questa volta solo per chi è sprovvisto di certificazione.
Per le contravvenzioni sono previste multe salate: dai 400 ai 1'000 euro.