Negli States trema soprattutto New York che teme di diventare nuovamente l'epicentro della pandemia
WASHINGTON - «Sarà un inverno molto duro, probabilmente con un record di casi e di morti»: Antony Fauci, nelle tante interviste rilasciate nel fine settimana, non ha nascosto come gli ultimi dati sulla diffusione del Covid e della variante Omicron negli Stati Uniti siano da allarme rosso. E il periodo delle festività di fine anno, con milioni di americani in viaggio e l'attesa ondata di turisti dopo la riapertura dei confini, rischia di innescare uno scenario da incubo.
A tremare è soprattutto New York, che teme di diventare nuovamente l'epicentro della pandemia, come nel terribile 2020. «Aiutateci!», l'appello al governo federale lanciato dal sindaco uscente della Grande Mela Bill de Blasio. Mentre il presidente Joe Biden si appresta a parlare alla Nazione per illustrate la sua campagna di inverno per affrontare la situazione: «Ma nessun lockdown in vista», assicura la Casa Bianca, predicando cautela ma respingendo ogni allarmismo: «Il Covid non rappresenta la stessa minaccia del 2020», ha detto la portavoce Jen Psaki.
Intanto nello Stato di New York tra sabato e domenica si sono contati almeno 22'478 casi di Covid, un nuovo record per il terzo giorno consecutivo. Le vittime sono state 58 e i ricoveri sono sul punto di mettere nuovamente in ginocchio gran parte del sistema ospedaliero.
«Chiediamo al presidente Joe Biden di usare tutti gli strumenti a disposizione dell'amministrazione federale per aiutare New York a far fronte alla nuova ondata», la preghiera di de Blasio, che invita la Casa Bianca a mettersi sul «piede di guerra» per sconfiggere la variante Omicron in tutto il paese.
Del resto, mentre Biden si prepara a dettagliare la sua strategia per rassicurare non solo gli americani ma il mondo intero, i nuovi casi negli Usa viaggiano a una media di oltre 130'000 contagi al giorno con circa 1'300 vittime ogni 24 ore.
E la paura serpeggia anche in Congresso, dove nelle ultime ore almeno due senatori e un deputato hanno dichiarato di essere risultati positivi al Covid nonostante fossero vaccinati. Tra loro gli ex candidati democratici alla Casa Bianca Elizabeth Warren e Cory Booker. Ma il quadro cupo non impedisce al movimento no vax di proseguire nella sua campagna contro ogni obbligo e restrizione mirati a frenare l'avanzata della pandemia. «Dovranno passare sul mio cadavere piuttosto che essere obbligata a fare il vaccino contro il Covid», ha affermato Sarah Palin, ex governatrice repubblicana dell'Alaska e candidata a vicepresidente degli Stati Uniti nel 2008, accusando il virologo Fauci di incoerenza e di allarmismo ingiustificato.
Intanto l'ondata di contagi stravolge anche il mondo del basket, con la Nba costretta ad annunciare di fronte al moltiplicarsi dei contagi il rinvio di almeno cinque match, con buona parte delle squadre decimate dagli atleti risultati positivi.