La presentazione dell'EU Chips Act è prevista per il prossimo 8 febbraio
BRUXELLES - La proposta di legge Ue per quadruplicare la capacità di produzione europea dei microchip entro il 2030 (EU Chips Act) «è finalizzata» e sarà presentata «la prossima settimana, l'8 febbraio». Lo ha annunciato il commissario europeo per il mercato interno, Thierry Breton, al termine del Consiglio Competitività a Lens.
«Non siamo protezionisti», il disegno di legge servirà a «compensare» la dipendenza dell'Europa dall'Asia, soprattutto dalla zona di Taiwan, con «molti investimenti per rafforzare la ricerca, accogliere mega-fabbriche e avere gli strumenti che garantiscano la sicurezza degli approvvigionamenti», ha spiegato Breton.
Con il Chips Act, l'Ue ambisce a diventare leader nella prossima generazione di semiconduttori, compresa la gamma da 5 e 2 nanometri, aumentando la propria produzione al 20% della scala mondiale entro il 2030.
Secondo il commissario europeo la dipendenza dall'Asia, che porta al rischio di una carenza di chip fondamentali per settori che vanno dall'automotive agli smartphone, «non è accettabile». «È un errore pensare che la politica che stiamo conducendo a livello europeo farà sì che riporteremo tutto nell'Ue per produrre tutto al nostro interno, siamo solo realisti», ha evidenziato Breton, sottolineando che l'Ue è consapevole di quali siano i suoi «punti di forza» e vuole «riequilibrare le forze». «Continueremo ad avere la globalizzazione ma vogliamo fabbricare alcuni componenti da noi» per ridurre la dipendenza, ha precisato.