Da Parigi invece arrivano i primi bilanci della polizia per la giornata di ieri: 97 fermi e più di 500 multe
WELLINGTON - Il ciclone Dov - che ha causato interruzioni di corrente, smottamenti ed evacuazioni in tutta la Nuova Zelanda - non ha fermato la protesta a Wellington contro le misure anti-Covid ispirata ai "Convogli della libertà" in Canada.
Come ad Ottawa i manifestanti neozelandesi, che sono al sesto giorno consecutivo di sit-in fuori dal parlamento, si oppongono alle rigide restrizioni imposte dal governo contro la pandemia di coronavirus e chiedono la fine dell'obbligo vaccinale. La polizia ha arrestato finora 122 persone e usato gli idratanti per disperdere la folla.
Nel frattempo, venti fino a 130 chilometri orari stanno sferzando la capitale e altre parti del paese con le autorità che hanno invitato la popolazione ad evitare tutti i viaggi non essenziali.
97 fermi in Francia - La polizia ha fermato 97 persone ed ha inflitto 513 multe ai manifestanti di ieri a Parigi contro le restrizioni sanitarie, nell'ambito della manifestazione denominata "convoglio della libertà".
Stando a un bilancio globale diffuso questa mattina dalla prefettura, 81 persone sono state poste in stato di fermo e fra queste uno dei più noti leader dei gilet gialli, Jérôme Rodrigues. Per lui e per gli altri, l'accusa è di aver partecipato o organizzato una manifestazione vietata. La prefettura precisa che il divieto permane per tutta la giornata di oggi.
Oltre alle persone fermate ieri all'Arco di Trionfo - con oltre 300 veicoli sequestrati per aver infranto il divieto di accesso in città - altri interventi della polizia sono stati registrati stanotte nel quartiere degli Champs-Elysées.
Centinaia di camper sono stati parcheggiati al Bois de Boulogne. L'intenzione dei partecipanti al convoglio sarebbe di partire in mattinata alla volta di Bruxelles, dove è in programma per domani un raduno degli oppositori al certificato Covid e alle vaccinazioni.