È la conclusione a cui sono giunti due studi. Non è però chiaro quale sia stato l'animale da cui tutto è partito
WUHAN - L'ipotesi dell'origine del Covid-19 in un laboratorio sembra allontanarsi sempre di più, per lasciare maggiore spazio al mercato di Wuhan.
Stando a due studi, non ancora sottoposti ad una revisione paritaria, il virus sarebbe stato trasmesso da un animale all'uomo al mercato all'ingrosso di Huanan. Le ricerche hanno evidenziato che molte persone risultate tra i primi infettati avevano visitato proprio il mercato cinese tra novembre e dicembre 2019. Inoltre, grazie anche alle analisi genetiche dei campioni raccolti al mercato e alle analisi di geolocalizzazione, è stata individuata una sezione del mercato in particolare in cui venivano venduti animali vivi.
Ma quale animale ha trasmesso il virus all'uomo? Nessuno dei due studi ha una risposta certa, ma stando a Kristian Andersen, virologo dello Scripps Research Institute di La Jolla e autore di uno dei due rapporti, e citato da Nature, potrebbe essersi trattato di un cane procione (una volpe indigena dell'Asia orientale), utilizzato sia per la sua carne che per la pelliccia. Alcuni esemplari erano stati venduti proprio nella zona in cui sono stati raccolti numerosi campioni positivi.
Anche la seconda ricerca ha analizzato i campioni raccolti al mercato, e ha scoperto che circolavano due ceppi virali differenti, che si sarebbero evoluti negli animali, e avrebbero poi raggiunto separatamente l'uomo. Dunque in almeno due occasioni il virus sarebbe passato dagli animali all'uomo.
Non tutti gli scienziati sono però d'accordo sulle conclusioni degli studi, in quanto un'ipotesi non scarterebbe l'altra: il mercato di Wuhan avrebbe avuto sì un'importanza nella diffusione del virus, ma ciò non significa automaticamente che il virus abbia avuto origine tra i banchi dei venditori.