«Piccoli passi avanti» l'incontro tra le delegazioni. Il risultato? Cessate il fuoco locali alle 8 di martedì, ora svizzera.
Un nuovo round di trattative si terrà in un futuro «molto, molto prossimo». Gli Usa ribadiscono l'intenzione di non inviare soldati in Ucraina. Biden, Macron, Johnson e Scholz: «Alzare i costi per la Russia».
Anche ieri il cessate il fuoco temporaneo per permettere l'evacuazione della città assediata di Mariupol non è stato rispettato. E russi e ucraini si sono nuovamente incolpati a vicenda per il fallimento dell'operazione. I bombardamenti russi hanno inoltre completamente distrutto l'aeroporto regionale di Vinnytsia.
Continua la guerra in Ucraina, iniziata lo scorso 24 febbraio con l'invasione del Paese da parte delle truppe russe. Per oggi è atteso un terzo round dei negoziati per una risoluzione del conflitto. Ieri il presidente russo ha ribadito le sue richieste: la «denazificazione» dell'Ucraina, la sua «neutralizzazione», il riconoscimento dell'annessione della Crimea e dell'indipendenza del Donbass.
Un default russo a metà aprile?
La banca d'affari statunitense Morgan Stanley ipotizza che la Russia possa dichiarare bancarotta tra poco più di un mese. La data cruciale potrebbe essere quella del 15 aprile.
Armi e mercenari «potrebbero peggiorare la situazione»
L'invio in Ucraina di armi e mercenari «potrebbe peggiorare ulteriormente la situazione». Lo ha dichiarato, durante una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il rappresentante della Cina Zhang Jun.
Corridoi umanitari, ucraini «estremamente interessati»
Kiev è «estremamente interessata» alla creazione di corridoi umanitari, come quelli previsti per martedì mattina. Lo ha affermato uno stretto collaboratore del presidente Volodymyr Zelensky, citato dall'agenzia russa Ria Novosti.
⚡️ @mod_russia statement
— MFA Russia 🇷🇺 (@mfa_russia) March 7, 2022
From 10:00 a.m. MSK on March 8, 2022, the Russian Federation declares #ceasefire and is ready to provide humanitarian corridors (from Kiev, Chernigov, Sumy, Kharkov, Mariupol).
The full statement in detail:
👉 https://t.co/tLeAQIIwXR pic.twitter.com/8RrUCfR2HK
Cessate il fuoco locali
Il ministero della Difesa russo, citato dalle agenzie stampa locali, ha confermato che alle 10 ora di Mosca (le 8 in Svizzera) verranno messi in atto dei cessate il fuoco locali, così da consentire la creazione di corridoi umanitari e l'evacuazione dei civili da Kiev, Sumy, Mariupol, Chernihiv e Kharkiv.
Putin: niente coscritti né riservisti
Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato lunedì sera che non si farà ricorso all'impiego di riservisti né alla coscrizione militare nell'ambito delle operazioni in Ucraina.
Le fiamme nei depositi di carburante
Le immagini, diffuse su Twitter dai Servizi di emergenza statali ucraini, mostrano l'incendio ai depositi di carburante di Zhytomyr and Cherniahiv e le operazioni di spegnimento da parte dei pompieri. Come già detto, al momento non vengono segnalate vittime.
Житомирщина↘️
— DSNS.GOV.UA (@SESU_UA) March 7, 2022
7 березня о 20:20 внаслідок двох авіаударів сталося влучання в нафтобази у м. Житомир та смт Черняхів. У Житомирі загорілися резервуари ємністю 10 м. куб.
У смт Черняхів загорілися два напівпорожніх резервуарів мністю по 2 тис. м. куб.https://t.co/9JnMIBqz8R pic.twitter.com/VeJPKLFxQe
Gli Usa non manderanno soldati in Ucraina
Gli Stati Uniti non invieranno militari in Ucraina, ha ribadito Kirby, ricordando che altri 500 soldati sono stati inviati in Europa. «Sono forze difensive e resteranno nei Paesi della Nato», ha sottolineato. (fonte ats ans)
Il reclutamento di «combattenti siriani»
«Ci sono degli elementi di verità» nelle indiscrezioni che ritengono che la Russia stia cercando di reclutare «combattenti siriani» per la guerra in Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, sempre nel suo briefing con la stampa. (fonte ats ans)
«Nessun progresso significativo da giorni»
«Crediamo che i russi non abbiamo compiuto nessun progresso significativo da giorni». Lo ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby nel suo briefing con la stampa. «Continuano la loro avanzata nel sud, con il controllo di piccolo centri, mentre nel nord non hanno conquistato né Kiev nè Kharkiv», ha detto ancora. Quanto a Mariupol, «è circondata» dalle forze di Mosca ma «non ancora presa», ha sottolineato. Parlando del "grande convoglio" avvistato fuori da Kiev Kirby ha spiegato che si trattava probabilmente di «rifornimenti» e non veicoli armati. (fonte ats ans)
Corridoi umanitari, l'Onu chiede garanzie
L'Onu chiede di poter fornire in sicurezza gli aiuti umanitari nelle zone di combattimento in Ucraina: lo ha detto al Consiglio di sicurezza il segretario generale aggiunto delle Nazioni Unite per gli affari umanitari Martin Griffiths. (fonte ats ans)
Truppe russe quasi al 100%
La Russia avrebbe schierato in Ucraina «quasi il 100%» degli oltre 150mila uomini che aveva dislocato alle porte del paese prima dell'invasione. Lo ha dichiarato un alto funzionario del Pentagono, parlando mantenendo l'anonimato. «Questa è la nostra migliore stima in questo momento».
«Abbattuti due aerei russi»
Due aerei russi sono stati abbattuti sui cieli sopra Kiev. Ad annunciarlo, su Facebook, è il comandante in capo delle forze armate ucraine, il generale Valery Zaluzhny. (fonte ats ans)
«Colpiti due depositi di petrolio»
«Due attacchi aerei hanno colpito i depositi di petrolio a Zytomyr e Cernjachov». Lo annuncia il ministero degli Interni ucraino su Telegram. «A Zytomyr - si legge - ha preso fuoco un carro armato con una capacità di 10 metri cubi. Non ci sono vittime». (fonte ats ans)
«Alzare i costi» per la Russia»
C'è sintonia tra il presidente statunitense Joe Biden, il suo omologo francese Emmanuel Macron, il primo ministro britannico Boris Johnson e il cancelliere tedesco Olaf Scholz sulla necessità di «alzare i costi» per la Russia «per la sua ingiustificata e non provocata invasione dell'Ucraina». I quattro leader, al termine di una videoconferenza, «hanno anche sottolineato il loro impegno a continuare a fornire sicurezza, assistenza economica e umanitaria all'Ucraina. Inoltre, hanno discusso dei rispettivi recenti impegni» con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e con quello russo Vladimir Putin.
Johnson ha poi avuto un incontro con il primo ministro dei Paesi Bassi Mark Rutte e con quello canadese Justin Trudeau. Anche in questo caso è stata manifestata unità d'intenti per far cessare le operazioni militari di Mosca in Ucraina. Allo stesso tempo, però, è stato toccato il tasto dolente della dipendenza di moltissime nazioni dal gas russo.
We stand with Ukraine.
— Boris Johnson (@BorisJohnson) March 7, 2022
Сполучене Королівство стає разом з Україною.
We staan schouder aan schouder met Oekraïne.
Nous sommes solidaires de l’Ukraine.
🇬🇧🇳🇱🇨🇦 for 🇺🇦 pic.twitter.com/NFtlVWYUSS
Guidava con la bandiera della pace: arrestato
Un tribunale di Mosca ha messo agli arresti un attivista fermato mentre guidava in macchina con una bandiera contro la guerra. Lo rende noto la Ong OvdInfo. È stato accusato - riferisce la stessa fonte - di aver commesso un reato ai sensi dell'articolo sull'uso della violenza, non pericolosa per la vita o la salute, nei confronti di un rappresentante delle autorità. (fonte ats ans)
Un quarto round? A breve
Un quarto round di colloqui tra Russia e Ucraina si terrà a breve in Bielorussia. Lo annuncia la delegazione di Mosca all'agenzia Tass. (fonte ats ans)
Gli studenti bloccati in Ucraina
Sono oltre 2000 gli studenti stranieri rimasti bloccati in Ucraina, nelle città prese di mira dai bombardamenti russi come Kherson, Mariupol, Chernihiv e Sumy. Iryna Vereshchuk, ministra del reintegro dei territori temporaneamente occupati, ha dichiarato ai media locali che la maggior parte di questi studenti provengono da India, Cina, Turchia, Nigeria.
The third round of negotiations has ended. There are small positive subductions in improving the logistics of humanitarian corridors... Intensive consultations have continued on the basic political block of the regulations, along with a ceasefire and security guarantees. pic.twitter.com/s4kEwTNRhI
— Михайло Подоляк (@Podolyak_M) March 7, 2022
«Piccoli sviluppi positivi»
Il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, ha confermato la chiusura del terzo round dei negoziati. «Ci sono piccoli sviluppi positivi nel miglioramento della logistica per i corridoi umanitari», ha annunciato. «Intense consultazioni sono proseguite sul blocco politico di base delle regole, oltre che su un cessate il fuoco e sulle garanzie di sicurezza». (fonte ats ans)
Suonano le sirene a Kiev
Le sirene antiaereo sono tornate a suonare in questo momento a Kiev. Lo annuncia la municipalità sul proprio profilo Telegram invitando i cittadini a nascondersi nei rifugi. (fonte ats ans)
I colloqui si sono conclusi
L'incontro tra Russia e Ucraina si è concluso dopo circa tre ore. Lo ha comunicato l'ambasciata bielorussa su Telegram. Un membro della delegazione ucraina ha affermato che ci sono stati piccoli progressi nel miglioramento della logistica dei corridoi umanitari. Lo riferisce l'agenzia di stampa russa Ria Novosti.
Danni da 10 miliardi alle infrastrutture
Secondo il ministro delle Infrastrutture Oleksander Kubrakov dall'inizio dell'invasione russa, l'Ucraina ha subito danni materiali da 10 miliardi di dollari. «La maggior parte delle strutture danneggiate saranno riparate in un anno e quelle più difficili in due». Il ministro ha inoltre aggiunto, stando al Guardian, che domenica sono state fatte evacuare dalla città di Kharkiv 40mila persone, mentre altre 4mila sono in attesa di lasciare Kiev.
While the world sanctions Russia for its barbaric atrocities in Ukraine, some prefer to make money soaked in Ukrainian blood. Here is @EL_AL_ISRAEL accepting payments in Russian banking system ‘Mir’ designed to evade sanctions. Immoral and a blow to Ukrainian-Israeli relations. pic.twitter.com/ZrqVS8Ury5
— Dmytro Kuleba (@DmytroKuleba) March 7, 2022
L'Ucraina attacca Israele
«Mentre il mondo sanziona la Russia per le sue barbare atrocità in Ucraina, alcuni preferiscono fare soldi intrisi di sangue ucraino. La compagnia aerea El Al sta accettando pagamenti usando il sistema bancario russo "Mir" progettato per eludere le sanzioni. Un fatto immorale e un duro colpo alle relazioni ucraino-israeliane». Lo scrive su twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. (Fonte ats ans)
Il sindaco di Leopoli chiede aiuto umanitario
Andriy Sadoviy ha inoltrato una richiesta di aiuto alle organizzazioni internazionali. La città non riesce a gestire il flusso di migranti e prevede una seconda ondata. Al momento, ha riferito a Reuters il sindaco di Leopoli, 200'000 sfollati si trovano sotto la sua giurisdizione e 50'000 persone al giorno passano dalla stazione ferroviaria.
Mille cittadini in salvo
Il sindaco della città ucraina di Irpin, alle porte di Kiev, afferma che l'evacuazione dei civili è in corso e circa 1'000 persone sono già state portate in salvo. L'operazione - ha sottolineato Oleksandr Markushyn ai media ucraini - «è stata pacifica», anche se le forze russe continuano a bombardare la città. (Fonte ats ans)
Kiev accusa Mosca di sabotaggio
«In violazione dei precedenti accordi, la Russia ha sabotato l'apertura dei corridoi umanitari per l'evacuazione della popolazione civile. Continua a bombardare Kiev, Mariupol, Volnovakha, Sumy, Mykolaiv, Kharkiv e altre città, Paesi e villaggi». Lo scrive in una nota su Twitter il ministero degli Esteri ucraino. «Questo impedisce il passaggio in sicurezza dei convogli umanitari che trasportano persone, medicinali e cibo - si legge ancora nel comunicato del ministero degli Esteri. Chiediamo agli Stati di compiere tutti il massimo sforzo per costringere la Russia ad assicurare il cessate il fuoco per prevenire una catastrofe umanitaria su larga scala». (Fonte ats ans)
Al via terzo round dei colloqui
È appena cominciato il terzo round dei colloqui tra Russia e Ucraina. Lo riporta l'agenzia di stampa Belta.
L'adesione dell'Ucraina all'Ue discussa nei prossimi giorni
Il presidente Zelensky e il copresidente del Consiglio europeo Cherles Michel questo lunedì hanno parlato al telefono. Temi trattati: minaccia agli impianti nucleari, bombardamento infrastrutture civili e critiche e adesione della nazione all'Unione europea. I due rappresentanti ne hanno riferito su Twitter. Inoltre, Michel ha scritto: «La solidarietà, l'amicizia e l'assistenza senza precedenti dell'Ue verso l'Ucraina sono davvero solide. Nei prossimi giorni discuteremo la sua adesione».
Orban contro la consegna di armi in Ucraina
L'Ungheria autorizza il dispiegamento delle truppe Nato nella parte occidentale del Paese e il trasferimento di armi dirette in altri Stati dell'Alleanza transatlantica attraverso il proprio territorio. È quanto stabilisce il decreto firmato dal premier magiaro, Viktor Orban, e pubblicato oggi in Gazzetta. Nello stesso decreto si vieta, invece, il trasferimento di armi verso l'Ucraina attraverso l'Ungheria. Fin dall'inizio dell'invasione russa, Budapest ha ribadito a più riprese la propria contrarietà a un coinvolgimento diretto nel conflitto, chiudendo all'invio di soldati e al transito di armi verso l'Ucraina, sostenendo che tali decisioni avrebbero potuto mettere a repentaglio la sicurezza nazionale. (Fonte ats ans)
Negoziati, è arrivata anche la delegazione di Kiev
La delegazione ucraina è appena giunta, a bordo di un elicottero, nella foresta di Belovezhskaya Pushcha, nella regione di Brest in Bielorussia, per il terzo round di colloqui con la controparte russa. Lo riferisce l'agenzia russa Tass.
«Gli ucraini bloccano i corridoi umanitari»
Il capo negoziatore russo ha affermato che fino ad ora nessuno dei corridoi umanitari aperti per fare partire i civili dalle zone di guerra ha funzionato e ha accusato i "nazionalisti" ucraini di averli bloccati. Lo riferisce Interfax. Il capo negoziatore ha detto che Mosca intende continuare a parlare di questo tema oggi in un nuovo incontro con la delegazione ucraina. (fonte ats)
Mosca: «Pronti a cessare le operazioni subito se Kiev accetta le richieste»
La Russia è disposta a mettere fine «in un istante» alle operazioni militari in Ucraina se Kiev accetta le richieste di Mosca. Cioè che cambi la Costituzione per dichiararsi neutrale (e quindi rinunciando a entrare nella Nato), riconosca la Crimea come territorio russo e riconosca le Repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk nel Donbass. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Reuters sul suo sito. (fonte ats)
Negoziati: alle 15 il terzo round
Il terzo round dei negoziati tra Kiev e Mosca prenderà il via alle 15 (ora svizzera) di oggi. Ne ha dato notizia su Twitter Mykhailo Podoliak, membro della delegazione ucraina. «Terzo round. Inizio alle ore 16 di Kiev. Delevazione invariata», ha scritto. Stando a quanto riportato dall'agenzia Ria Novosti, la delegazione russa è già arrivata in Bielorussia.
Modi a Putin: «Parli direttamente con Zelensky»
In un colloquio telefonico con il presidente russo, Vladimir Putin, il premier indiano Narendra Modi lo ha invitato questa mattina a dialogare direttamente con il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riferisce all'agenzia ANI una fonte del governo indiano, secondo la quale la telefonata, la terza tra i due leader dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, sarebbe durata quasi cinquanta minuti. «Putin ha messo al corrente Modi sullo status degli incontri tra i negoziatori ucraini e russi, e gli ha assicurato la massima collaborazione possibile da parte della Russia per l'evacuazione sicura degli indiani bloccati in Ucraina», fa sapere la fonte. Che aggiunge: «Modi ha invitato Putin a un contatto diretto con Zelensky, da aggiungere ai negoziati in corso». (fonte ats)
Incontro in Turchia (giovedi) tra Lavrov e Kuleba
Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov incontrerà per consultazioni il collega ucraino Dmytro Kuleba il 10 marzo in Turchia ad Antalya. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, secondo quanto riporta l'agenzia Anadolu. Il governo ucraino considera anche Gerusalemme come luogo possibile per lo svolgimento di negoziati con la Russia. Lo ha detto - secondo i media - l'ambasciatore ucraino in Israele Yevgen Kornichuk. Quest'ultimo ha ringraziato il premier Naftali Bennett e il suo governo per gli sforzi di mediazione di questi giorni. Kornichuk ha aggiunto di non essere sicuro che la mediazione sia stata utile, ma «il fatto che Bennett sia partito di sabato per parlare di pace è senza precedenti». (fonte ats)
Zelensky: «Quanti morti vi servono per proteggere i nostri cieli?»
«Quanti morti vi servono per mettere in sicurezza i nostri cieli?». Lo chiede il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. «Stiamo aspettando questa decisione, o con le forze che avete o fornendoci aerei e sistemi anti-aerei che ci diano la forza di farlo», ha ribadito Zelensky. «Durante la notte la Russia ha colpito Mykolayv, le aree residenziali, usando razzi e artiglieria. Hanno colpito Kharkiv, e i quartieri vicini e hanno colpito anche altre città», ha detto ancora Zelensky, sottolineando che «questo non ha senso da un punto di vista militare, è semplicemente terrore». «Se l'invasione continua e la Russia non si ferma, è necessario un nuovo pacchetto di sanzioni», ha proseguito. Il leader ucraino propone «un boicottaggio dell'export russo, il rifiuto di acquistare petrolio e prodotti petroliferi russi. Potete chiamarlo embargo o una cosa morale da fare quando si rifiuta di dare denaro ai terroristi». (fonte ats)
Dall'invasione oltre 1,7 milioni di rifugiati
È salito a oltre 1,7 milioni il numero di persone fuggite dall'Ucraina dallo scorso 24 febbraio, data dell'invasione russa, Lo ha reso noto l'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr). Dal 24 febbraio al 6 marzo, il numero di rifugiati ha raggiunto un totale di 1.708.436, riferisce l'ultimo aggiornamento pubblicato sul sito dell'Unhcr. Di questi oltre un milione sono giunti in Polonia. (fonte ats)
Ucciso il sindaco di Gostomel
I russi hanno ucciso il sindaco di Gostomel, cittadina vicina a Kiev e sede dell'aeroporto strategico Antonov, già teatro di scontri. Lo riferiscono le autorità cittadine. Yuri Illich Prylypko «è morto mentre distribuiva il pane agli affamati e medicine ai malati», spiega il municipio su Facebook. Prylypko è stato raggiunto da uno sparo insieme ad altri due uomini, si aggiunge, senza specificare quando sia accaduto il fatto. «Nessuno l'ha costretto ad andare sotto i proiettili degli occupanti, è morto per il proprio popolo, per Gostomel. È morto un eroe», prosegue il post. (fonte ats)
La paura di un «disastro nucleare senza precedenti» se non ci sarà una "no-fly zone"
Tra i cittadini ucraini che hanno imbracciato le armi per difendere il Paese c'è anche la parlamentare Lesia Vasylenko, che è tornata a Kiev dopo aver trasferito i figli (tra cui una bimba ancora in fasce) in un luogo sicuro. Intervistata da SkyNews, la parlamentare ha rilanciato l'appello alla Nato per l'istituzione di una "no-fly zone" sull'Ucraina. La richiesta è stata nei giorni scorsi più volte respinta dai Paesi dell'Alleanza, perché tale passe si configurerebbe in modo inevitabile come un'entrata formale dell'Occidente nel conflitto. Una scelta comprensibile, ha sottolineato Vasylneko, aggiunge però che un missile russo potrebbe colpire «in qualsiasi momento» una delle 15 centrali nucleari presenti nel Paese. E «se questo accade il mondo dovrà fronteggiare un disastro nucleare di proporzioni mai viste».
Anche in Russia si protesta... oltre 5'000 arresti
Sono oltre 5'000 le persone arrestate in Russia per le proteste in decine di città contro l'attacco in Ucraina deciso dal presidente russo Vladimir Putin. Lo fa sapere la ong Ovd-Info, che monitora gli arresti durante le proteste, secondo le cui stime la polizia ha arrestato almeno 5.016 persone in 60 città durante le proteste di ieri. In particolare, 2.394 persone sono state arrestate nella sola città di Mosca, mentre a San Pietroburgo gli arrestati sono 1.253. Molti attivisti hanno postato video sui social che testimoniano la violenza degli arresti. Secondo l'ong la polizia ha usato anche diassuasori elettrici sui manifestanti. (fonte ats)
Zelensky: «Non abbiamo mai voluto questa guerra»
«Non abbiamo mai voluto questa guerra. Hanno portato questa guerra da noi». Lo ha dichiarato fa il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un aggiornamento video pubblicato questa mattina. «Non abbiamo mai voluto uccidere nessuno ma dobbiamo combattere e respindere il nemico fuori dal nostro Paese e dalle nostre vite», ha detto Zelensky, aggiungendo che l'Ucraina si trova a «dover tollerare quello che nessun'altra nazione in Europa ha dovuto tollerare in oltre 70 anni».
Road sign in Odessa
— Shaun Walker (@shaunwalker7) March 7, 2022
Straight on: fuck off
Left: fuck off again
Right: fuck off to Russia pic.twitter.com/2c1dzKxno9
Udienza all'Aja, la Russia non si presenta
La Russia non si è presentata all'udienza sulla guerra in Ucraina all'Aja presso il tribunale superiore delle Nazioni Unite. «La corte si rammarica della mancata apparizione della Federazione Russa in questo procedimento orale», ha detto il presidente della Corte Internazionale di Giustizia Joan Donoghue. (fonte ats)
La Croce Rossa: «Mine sul percorso d'evacuazione a Mariupol»
Presenza di mine sui percorsi per l'evacuazione dei civili ucraini. Lo denuncia un operatore del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) alla Bbc. Alcuni operatori della Croce Rossa, ha spiegato Dominik Stillhart, direttore delle operazioni del Cicr, hanno cercato di uscire da Mariupol domenica lungo una strada consentita, ma subito si sono resi conto che «la strada indicata loro era in realtà stata minata». Interpellato su cosa sia andato male finora nella realizzazione dei corridoi umanitari, Stillhart ha spiegato ad una trasmissione radiofonica della Bbc che da entrambe le parti si è discusso «per giorni» ma i problemi sono rimasti: quello che serve è che le due parti trovino un accordo «concreto, percorribile e preciso», mentre finora ci sono stati accordi solo «di principio», che sono stati subito infranti perché senza dettagli sulle strade e su chi può usarle. «Questo è il motivo per cui è così importante che le due parti abbiano un preciso accordo per noi così da poter facilitare la gestione sul terreno», ha aggiunto. (fonte ats)
La tregua di Mosca: aperti 6 corridoi umanitari
Il ministero della Difesa russo ha dichiarato il cessate il fuoco per l'avvio di sei corridoi umanitari in Ucraina. Lo riferisce l'Interfax. «Un cessate il fuoco è stato dichiarato dalle 10 di stamane, ora di Mosca, e sono stati aperti sei corridoi umanitari, di cui uno da Kiev a Gomel (Bielorussia), due da Mariupol a Zaporizhzhya (sud-est Ucraina) e Rostov sul Don (Russia meridionale), uno da Kharkiv a Belgorod (Russia occidentale) e due da Sumy a Belgorod e Poltava (Ucraina centrale)», ha detto il portavoce del ministero della Difesa Igor Konashenkov. «Informazioni dettagliate sui corridoi umanitari sono state comunicate in anticipo alla parte ucraina, nonché alle Nazioni Unite, all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) e al Comitato internazionale della Croce Rossa», ha affermato Konashenkov. Durante il periodo in cui i corridoi umanitari rimarranno aperti, le forze armate russe monitoreranno ininterrottamente il processo di evacuazione con dispositivi di registrazione, anche con l'uso di veicoli aerei senza pilota, ha aggiunto il portavoce. (fonte ats)
Corridoi verso la Russia «completamente immorali»
Per l'Ucraina la proposta della Russia sui corridoi umanitari che portano i rifugiati in Bielorussia o in Russia è «completamente immorale». Lo ha affermato un portavoce del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta la Bbc. «Questa è una storia completamente immorale. La sofferenza delle persone viene utilizzata per creare l'immagine televisiva desiderata», ha aggiunto. (Fonte ats ans)
Cinque civili e quattro soldati morti a Vinnytsia
Almeno nove persone sono rimaste uccise nel raid russo di ieri che ha distrutto l'aeroporto ucraino di Vinnytsia, a circa 200 chilometri a sud-ovest di Kiev. Lo riferiscono i soccorritori ucraini. «Stamane, dalle macerie dell'edificio sono state estratte 15 persone: nove erano morte. Si tratta di cinque civili e quattro soldati», hanno indicato su Telegram, specificando che «le ricerche continuano» per trovare altre possibili vittime.
Più di un milione di rifugiati in Polonia
Il numero di profughi in fuga dall'Ucraina che hanno attraversato il confine polacco dall'inizio dell'invasione russa sfonda quota un milione. Secondo la guardia di frontiera della Polonia, sono 1.067.000 i rifugiati arrivati nel Paese dal 24 febbraio. Solo nella giornata di domenica, si legge in un tweet della cancelleria del primo ministro polacco, si è registrato un nuovo record di arrivi nel Paese, pari a 142.300 profughi. (Fonte ats ans)
Macron: «Non ho chiesto corridoi verso la Russia»
L'Eliseo ha precisato questa mattina che - contrariamente a quanto affermato da Mosca - il presidente Emmanuel Macron non ha «mai chiesto l'apertura di corridoi umanitari verso la Russia». L'esercito russo ha annunciato l'apertura, oggi, di diversi corridoi umanitari e l'instaurazione di cessate il fuoco locali per evacuare civili dalle città ucraine di Kharkiv, Kiev, Mariupol e Sumy. Ma questi corridoi saranno diretti per lo più verso la Russia. L'Eliseo, in particolare, smentisce l'annuncio dell'esercito russo che la decisione di aprire i corridoi «verso la Russia» sia stata adottata su «una richiesta personale» del presidente francese. «Ha chiesto il rispetto del diritto internazionale umanitario, la protezione delle popolazioni civili e l'invio degli aiuti. Ha ricordato l'importanza di una soluzione negoziata, pienamente accettabile per gli ucraini». Anche il governo ucraino si oppone fermamente ai corridoi verso la Russia. (Fonte ats ans)
Gli avvocati di Kiev e Mosca a Palazzo della Pace
Cambierebbe qualcosa? Un esperto di Diritto crede di no, ma l'Ucraina ha chiesto alla Corte internazionale di Giustizia di ordinare alla Russia di fermare i combattimenti. Perciò si apre oggi un procedimento che si svolgerà nei prossimi due giorni. In giornata saranno gli avvocati di Kiev a presentarsi a Palazzo della Pace. La loro intenzione è dimostrare ai giudici che non è mai stato alcun genocidio nelle regioni di Lugansk e Donbass e che quindi, secondo un trattato del 1948, Mosca non ha alcuna ragione di continuare ad attaccare l'Ucraina. Agli avvocati russi verrà data occasione domani di presentare le proprie ragioni alla Corte. Tuttavia, anche se il tribunale desse ordine al Cremlino di fermarsi, secondo un esperto di Diritto dell'Università di Amsterdam, riporta il Guardian, «le possibilità che la decisione venga rispettata sono pari a zero».
Anonymous hackera i programmi russi
Gli hacker legati ad Anonymous si sono intrufolati nei programmi della tv di stato russa per trasmettere i filmati dell'invasione russa in Ucraina. Colpite anche alcune piattaforme di streaming. «Il collettivo di hacker #Anonymous ha violato i servizi di streaming russi Wink e Ivi (come Netflix) e i canali televisivi in diretta Russia 24, Channel One, Moscow 24 per trasmettere filmati di guerra dall'Ucraina» si legge sul profilo Twitter del gruppo di hacker.
The hacking collective #Anonymous hacked into the Russian streaming services Wink and Ivi (like Netflix) and live TV channels Russia 24, Channel One, Moscow 24 to broadcast war footage from Ukraine [today] pic.twitter.com/hzqcXT1xRU
— Anonymous (@YourAnonNews) March 6, 2022
Cina disposta a fare da mediatore
La Cina è disposta a «fare le necessarie mediazioni» e a partecipare alla «mediazione internazionale» sulla crisi in Ucraina. Il ministro degli Esteri Wang Yi, in una conferenza stampa a margine dei lavori parlamentari, ha aggiunto che Pechino è pronta a continuare a svolgere «un ruolo costruttivo per facilitare il dialogo e per la pace, lavorando a fianco della comunità internazionale per svolgere la necessaria mediazione». La Cina «è disposta a continuare a svolgere un ruolo costruttivo nella promozione dei colloqui tra Russia e Ucraina», ha assicurato Wang, secondo cui «bisogna prevenire una crisi umanitarie su larga scala». (Fonte ats)
Morto negli scontri una star del cinema locale
È morto nel corso degli scontri a Irpin, alla periferia di Kiev, il noto attore e conduttore tv ucraino Pasha Lee. Aveva 33 anni e si era arruolato nelle truppe ucraine il primo giorno dell'inizio dell'invasione russa. A riportare la notizia della sua morte è l'agenzia di stampa ucraina Ukrinform citando il capo della Unione nazionale dei giornalisti, Serhiy Tomilenko. Da ieri nella città di Irpin le truppe russe stanno avanzando con carri armati e unità di fanteria motorizzata, oltre a tentare di raggiungere la periferia orientale di Kiev attraverso i distretti di Brovarsky e Boryspil. (Fonte ats)
«L'amicizia con la Russia è solida»
Il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, parla di «amicizia duratura» con la Russia, un'amicizia che è «solida come una roccia», affermando che i due Paesi contribuiscono a portare «pace e stabilità» nel mondo. Parlando in una conferenza stampa a margine dei lavori annuali del Parlamento, Wang ha aggiunto che «la relazione Cina-Russia è apprezzata per la sua indipendenza. Si basa sulla non alleanza, sul non confronto e sul non prendere di mira qualsiasi terza parte». I due Paesi «manterranno il focus strategico e continueranno ad approfondire il partenariato strategico globale di coordinamento per una nuova era». (Fonte ats)
Ripreso il controllo di Chuhuiv
Stando alle autorità del Paese, l'Ucraina avrebbe ripreso il controllo della città di Chuhuiv. Secondo un rapporto diffuso dallo Stato maggiore delle forze armate ucraine, l'esercito russo «ha subito pesanti perdite di personale e di attrezzature». Lo riporta il Guardian.
Chiesto aiuto all'Interpol
Intanto, si rafforza il muro della sanzioni anti-Mosca. E mentre Gran Bretagna e Usa, sostenuti da Canada, Australia e Nuova Zelanda, chiedono all'Interpol «l'immediata sospensione dell'accesso della Russia a tutti i sistemi» dell'organizzazione che riunisce 194 paesi membri, come afferma il ministro dell'Interno britannico Priti Patel, il primo ministro australiano, Scott Morrison, sollecita la Cina a condannare la guerra contro Kiev. «Nessun Paese avrebbe un impatto maggiore della Cina in questo momento sulla violenta aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina», spiega Morrison. (Fonte ats)
Le vie di fuga
«Considerando la situazione umanitaria catastrofica e il grave deterioramento nelle città di Kiev, Kharkiv, Sumy e Mariupol, e anche la personale richiesta del presidente francese Emmanuel Macron al presidente russo Vladimir Putin, le Forze armate russe annunciano il cessate il fuoco dalle 10 del 7 marzo per scopi umanitari e l'apertura di corridoi umanitari», recita il comunicato del Centro di coordinamento dell'Agenzia russa per la risposta umanitaria, citato dall'agenzia Tass. Un corridoio, spiega il Centro, offrirà l'evacuazione dei civili da Kiev attraverso Gostomel, Rakovka, Sosnovka, Ivankov, Oranoye, Chernobyl, Gden (Bielorussia) e Gomel. L'uscita da Mariupol verrà invece organizzata lungo due vie: la prima coinvolgerà le città di Mariupol, Novoazovsk e Rostov-on-Don, dalle quali i civili verranno presi via aereo, treno e auto verso punti di destinazione selezionati o centri di sistemazione temporanea; la seconda via è strutturato lungo le città di Mariupol, Portovskoye, Mangush bypassando Nikolskoye, Respublika, Rozovka, Bilmak, Pologi, Orekhov, Zaporozhye. Da Kharkiv, gli evacuati verranno prelevati da Nekhoteyevka e più oltre a Belgorod, da dove i civili verranno portati per via area, treno e auto. Da Sumy i civili verranno portati a Sudzha e oltre a Belgorod; una seconda via passerà attraverso Sumy, Golubovka, Romny, Lokhvitsa, Lubny, Poltava. (Fonte ats)
L'oro supera i 2'000 dollari
Le quotazioni dell'oro hanno superato la soglia dei 2.000 dollari l'oncia sulla scia dei timori per l'escalation della guerra in Ucraina. L'oro, tradizionale bene rifugio, segna un prezzo spot che sui mercati asiatici a quota 2.003 dollari l'oncia (+1,85%), avvicinandosi ai massimi degli ultimi due anni. (Fonte ats)
Verrà osservata una tregua
L'esercito russo cesserà il fuoco questa mattina per permettere i corridoi umanitari in diverse città ucraine: lo riporta il Guardian, che cita Interfax. I corridoi saranno aperti dalle 10.00 ora di Mosca (le 8.00 in Svizzera) da Kiev, Mariupol, Kharkiv e Sumy su richiesta del presidente francese Emmanuel Macron. Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo. (Fonte ats ans)
Вранці 7 березня по м. Миколаєву здійснено масований обстріл житлових масивів зі "смерчів" pic.twitter.com/thox4kOqs4
— DSNS.GOV.UA (@SESU_UA) March 7, 2022
Forte attacco su quartieri residenziali
Massiccio bombardamento di complessi residenziali sulla città di Mykolaïv. L'attacco è avvenuto questa mattina, comunica via twitter il Governo ucraino.
Per l'assalto di Kiev è tutto pronto
La Russia ha iniziato ad «ammassare le proprie risorse per prendere d'assalto Kiev». Lo rende noto l'esercito ucraino, secondo quanto riporta The Guardian. Nella città di Irpin, alla periferia occidentale della capitale, le truppe russe stanno avanzando con carri armati e unità di fanteria motorizzata, oltre a tentare di raggiungere la periferia orientale di Kiev attraverso i distretti di Brovarsky e Boryspil, affermano i militari in un rapporto. (Fonte ansa)
Carenza di generi alimentari, stop alle esportazioni
Mentre il conflitto continua, in Ucraina si inizia a sentire la carenza di generi alimentari. Per questo motivo l'esportazione di carne, segale, avena, grano saraceno, zucchero, miglio e sale saranno bloccate, ha dichiarato il Governo ucraino. Le esportazioni di grano, mais, pollame, uova e olio saranno inoltre consentite solo con il permesso del ministero dell'economia.