Lo afferma uno studio pubblicato su Lancet che ha monitorato l'"eccesso di mortalità" in 191 Paesi
LONDRA - Il numero delle vittime della pandemia nel mondo potrebbe essere tre volte più alto delle stime ufficiali: ben 18,2 milioni, tra gennaio 2020 e dicembre 2021, rispetto ai 5,9 milioni riportati dalle autorità. Lo indica l'analisi di un parametro chiave, il cosiddetto "eccesso di mortalità" (cioè la differenza tra le morti complessive per qualsiasi causa e il numero atteso di decessi sulla base del trend storico), valutato in 191 Paesi del mondo, che mostra una situazione a macchia di leopardo con forti differenze tra Regioni. Lo studio, condotto con il sostegno della Bill & Melinda Gates Foundation, è pubblicato sulla rivista The Lancet.
A livello globale, l'eccesso di mortalità è pari a 120 decessi ogni 100'000 abitanti. Ventuno Paesi sono sopra la soglia dei 300 decessi ogni 100'000 abitanti: si trovano per lo più nelle regioni andine dell'America latina, nell'Europa centro-orientale, nell'Africa sub-sahariana e nell'America centrale. Superano quota 300 anche diverse Regioni italiane, comprese Lombardia (315) e Piemonte (329).
«Capire qual è il reale bilancio delle morti della pandemia è cruciale per attuare politiche di salute pubblica efficaci», commenta il primo autore dello studio Haidong Wang, dell'Institute for Health Metrics and Evaluation (Usa). «Studi realizzati in diversi Paesi, come la Svezia e l'Olanda, suggeriscono che la Covid-19 è la causa diretta della maggior parte delle morti in eccesso, ma per ora non abbiamo prove sufficienti per la gran parte delle altre località. Ulteriori ricerche ci aiuteranno a capire quante morti sono direttamente causate da Covid-19 e quante sono un risultato indiretto della pandemia», dovute per esempio a suicidi o al mancato accesso alle cure sanitarie per altre malattie.