La data di riapertura era prevista in luglio, ma il governo ha deciso di anticipare, nonostante il forte aumento di casi
WELLINGTON - Con i casi che esplodono, la Nuova Zelanda ha deciso di anticipare l'apertura dei propri confini. Invece che a luglio, gli australiani potranno tornare sulle isole già da aprile. Per tutti gli altri, se possessori di visto o esentati dall'obbligo, la data di riapertura è prevista a maggio.
Per più di due anni la Nuova Zelanda ha tenuto chiusi i propri confini, mettendo in difficoltà gli stessi aventi cittadinanza che, a più riprese, hanno cercato in diversi modi di tornare a casa. Le decisioni governative avevano inoltre adirato chi si trovava già sull'isola. Per diverse settimane, migliaia di cittadini hanno protestato davanti al parlamento a Wellington contro le misure adottate, proteste che sono poi sfociate in scontri accesi con le forze dell'ordine.
Oggi, il governo ha annunciato che a partire dal 12 aprile i turisti provenienti dall'Australia potranno visitare le due isole dei Kiwi senza obbligo di quarantena. Per il primo maggio sono invece previsti i primi arrivi di cittadini esentati dall'obbligo di visto, ovvero che risiedono in Paesi come il Regno Unito, la Germania e gli Stati Uniti. I porti saranno nuovamente aperti anche per tutti coloro che sono provvisti di visto turistico valido. Sia per i primi sia per i secondi, non sarà necessario isolarsi all'arrivo a destinazione.
La data di riapertura era prevista in luglio, ma il governo neozelandese ha deciso di anticipare. Questo anche se nel corso dell’ultimo mese i casi sono aumentati enormemente, passando da poco più di mille al giorno il 15 febbraio, a quasi 20mila nelle ultime 24 ore. Anche i decessi, sempre considerando questa finestra temporale, sono aumentati da 0 a 125. Proprio a causa di questi dati, riporta la Cnn, il Center For Desease Control degli Stati Uniti, ha inserito la Nuova Zelanda nei Paesi a più alto rischio in fatto di Coronavirus.