La compagnia prevedere di rimuovere l'ultima fila di sei posti a sedere in alcuni voli previsti quest'estate
Lo scopo? Poter viaggiare con tre membri dell'equipaggio, invece che quattro
LONDRA - In vista dell'estate, la compagnia EasyJet prevede di rimuovere dei posti a sedere su alcuni dei suoi aerei, in modo da poter operare i voli con meno personale di bordo.
Lo riporta l'emittente britannica Telegraph, che ha avuto accesso ad una nota del management dell'azienda rivolta al personale, in cui viene spiegata l’intenzione di ridurre effettivamente i posti a disposizione sui velivoli. Togliendo la fila posteriore di posti a sedere (quindi sei passeggeri in meno) sui mezzi della sua flotta di Airbus A319, infatti, EasyJet sarebbe in grado «di volare con tre membri dell'equipaggio di cabina, invece che quattro».
La compagnia low-cost, lo ricordiamo, è in difficoltà a causa della carenza di personale, una problematica che frena la ripresa post-pandemica. Negli scorsi due anni, proprio a causa del Covid, diverse compagnie aeree hanno tagliato i propri organici nel tentativo di bilanciare i conti. Tuttavia, ora che la domanda è rimbalzata, i vettori si sono trovati a corto di lavoratori. Oltre a ciò, pesano molto le assenze del personale legate alle infezioni da Omicron, con i tassi di assenza per malattia che hanno raggiunto un picco di più del doppio del loro tasso normale durante il mese di aprile.
Molte compagnie aeree, tra cui per l'appunto EasyJet, stanno quindi assumendo del nuovo personale, ma gli esperti prevedono che le difficoltà continueranno ancora, e potrebbero durare fino a 12 mesi. A causa di ciò, il mese scorso EasyJet (e altre compagnie) sono state costrette a cancellare centinaia di voli.
La concorrenza è poi ferocissima. Per far gola ai candidati, British Airways ha iniziato a offrire un "bonus di benvenuto" di 1'000 sterline per attirare del personale.
«Un cambio piccolo, in proporzione»
Secondo il vettore, l'opzione di ridurre il numero di posti offerti ai passeggeri è un «modo efficace» per poter continuare ad operare al meglio la flotta mentre l'azienda continua ad «irrobustire la resilienza» ed «aumentare la flessibilità» delle operazioni. Inoltre, si tratta di un cambiamento «molto piccolo» se messo in proporzione con il «numero complessivo di passeggeri della stagione estiva».
I voli sarebbero poi ancora conformi ai regolamenti della Civil Aviation Authority (CAA) sul numero richiesto di equipaggio di cabina, poiché quest'ultimo è basato sul numero di posti a sedere fisici a disposizione. Le leggi britanniche impongono infatti alle compagnie aeree di avere almeno un membro dell'equipaggio di cabina per 50 posti sull'aereo, indipendentemente dal numero di passeggeri che ci sono a bordo di ogni volo.
«È una parodia»
Per Julia Lo Bue-Said, Ceo di Advantage Travel Partnership (il gruppo che unisce le agenzie di viaggio del Regno Unito) l'eliminazione dei posti a sedere è vista come una «parodia», che non fa altro che «esacerbare il problema» della domanda dei consumatori che non viene soddisfatta.
Lo ha riportato l'imprenditrice alla Bbc. D'altra parte, ha però anche ammesso che la «terribile carenza di manodopera» sta chiaramente influenzando l'industria dei viaggi, già colpita da due anni di interruzioni.
EasyJet ha detto di aver esaminato una serie di misure per rafforzare la propria operatività. Oltre allo schema per rimuovere i posti a sedere, la compagnia stanzierà più risorse nell'elaborazione delle procedure per l'assunzione di nuovo personale. A tal riguardo, servirà comunque tanto tempo viste le norme in vigore nel Regno Unito, per cui i dipendenti devono avere un'autorizzazione di sicurezza prima di poter iniziare il loro addestramento.
Prima della pandemia, EasyJet trasportava quasi 300'000 passeggeri al giorno durante la stagione estiva. Quest'anno, il gruppo si aspetta di arrivare «vicino» a quei livelli, raggiunti per l'ultima volta nel 2019.