Ecco come i paesi dell'Ue hanno gestito l'imponente flusso dei profughi di guerra
In Svizzera superata la soglia dei cinquantamila, di questi oltre 48mila hanno già ottenuto lo statuto di protezione S
BRUXELLES - Donne e bambini in fuga dalla guerra. Un fiume di persone che dall’Ucraina sotto attacco continua a scappare in cerca di un rifugio sicuro in attesa, si spera il prima possibile, di tornare a casa, in un Paese che abbia ritrovato la pace. Nel frattempo è scattata in tutta Europa una gara di solidarietà per l’accoglienza dei rifugiati.
Sei milioni di profughi - Seconda una stima, in continuo aggiornamento dell’UNHCR, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, sarebbero circa 6 milioni gli ucraini che hanno attraversato il confine con l'Europa. Otto milioni, invece, le persone si sono spostate all'interno della nazione sotto attacco. Proprio in questi giorni, secondo i dati resi noti dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM), in Svizzera è stata superata la soglia dei 50.000 rifugiati provenienti dall'Ucraina accolti dall’inizio della guerra. Di questi, 48.574 hanno ottenuto lo statuto di protezione S.
E nel resto d’Europa? - Il sito www.balcanicaucaso.org/ ha provato a fare un po’ di chiarezza sui numeri che, ripetiamo, sono in continua crescita. Del resto, con l’invasione russa della Crimea e del Donbass nel 2014, gli ucraini avevano già iniziato ad andarsene dal proprio paese, anche se in numeri decisamente inferiori rispetto ad ora. Polonia, Ungheria, Romania, Moldavia e Slovacchia sono i Paesi confinanti che hanno dovuto affrontare la più alta migrazione di rifugiati. Tra questi, è la Polonia è ad aver accolto più rifugiati: quasi tre milioni, numero che equivale a oltre la metà del totale. Come detto l’Unione europea sta facendo la propria parte. Il ministero dell’interno tedesco riporta che al 25 aprile scorso quasi 380.000 rifugiati ucraini avevano raggiunto la Germania, dei quali, secondo un sondaggio dello stesso ministero, circa l’85% sarebbero donne, oltre la metà con figli. Hanno invece superato quota 100.000 gli ucraini entrati in Italia: poco più della metà sono donne e circa 36.000 minori. In Spagna (dati del ministero dell’Inclusione) quasi 12.000 persone sono state accolte nei centri di Madrid, Alicante e Barcellona. Il 37% sono minorenni e il 67% degli adulti sono donne; l'età media è di 29 anni. In Lituania il Dipartimento della migrazione ha registrato finora oltre 50mila rifugiati ucraini; su alte medie la Bulgaria che ha accolto 270mila persone di cui poco più di 100mila sono rimasti in loco. Ha superato quota 50mila rifugiati anche l’Olanda secondo i
dati del Ministero della Giustizia e della Sicurezza (JenV). L'Estonia ha invece accolto un totale di 38.702 ucraini.
Dalla Russia con terrore - Paradossale che, sempre secondo i dati in possesso da balcanicaucaso.org, dall’inizio della guerra in Ucraina, ma soprattutto a causa del giro di vite di Putin sulla repressione del dissenso interno, anche la Russia sta vivendo un importante fuga, seppur non paragonabile a quella ucraina. Si stima che nei primi 10 giorni di guerra circa 200.000 russi abbiano abbandonato il paese. Si tratterebbe prevalentemente di lavoratori altamente qualificati, come accademici e informatici, ma anche di giornalisti e artisti che rischiano l’arresto in quanto critici verso la guerra, o perché semplicemente ne parlano. Come l’ha definita il Deutsche Welle, si tratta del “più grande esodo dalla rivoluzione d’ottobre del 1917”.
Dietro l'accoglienza anche proposte indecenti
“AAA offresi ospitalità a rifugiata ucraina”. Un annuncio che non è poi così distante dalla realtà. Il Regno Unito nelle prime settimane della guerra era finito sotto accusa per aver accolto meno di 15 mila rifugiati. Tanto che il governo britannico aveva poi lanciato una campagna di accoglienza massiccia tramite il programma Homes for Ukraine. Ma i grandi risultati ottenuti sono stati offuscati da diversi episodi di molestie. Tanti uomini, single, si sono offerti alla causa visto che la quasi totalità dei rifugiati è di sesso femminile. I tabloid inglesi sono pieni di testimonianze di donne ucraine che hanno ricevuto proposte indecenti e moleste in cambio di ospitalità. Ma c’è anche chi, sempre in Gran Bretagna, padre di famiglia, ha lasciato moglie e figli per scappare via con la rifugiata ucraina che ospitava da dieci giorni: «Ho aderito a un progetto di accoglienza e poi ho incontrato Sofiia. Ora con lei per sempre» ha detto l’uomo al Daily Mail.