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Top Gun fa arrabbiare Pechino

CINATop Gun fa arrabbiare Pechino

31.05.22 - 13:59
In alcune scene Tom Cruise indossa un bomber con la bandiera di Taiwan
IMAGO
Fonte ats
Top Gun fa arrabbiare Pechino
In alcune scene Tom Cruise indossa un bomber con la bandiera di Taiwan

PECHINO - Urterà di sicuro la sensibilità cinese la performance di Tom Cruise in "Top Gun: Maverick": mentre sfida quelli che sembrano essere caccia di fabbricazione russa, egli indossa un bomber con la bandiera di Taiwan sulla schiena, considerata un simbolo di indipendenza dalle autorità di Pechino, che invece ritengono l'isola come parte del proprio territorio. Lo riportano i media internazionali.

Durante una proiezione in anteprima a Taiwan, il pubblico ha esultato vedendo la bandiera di Taiwan apparire sulla giacca di Cruise, applaudendo più volte durante il film. In un trailer del 2019 la bandiera non c'era o non si vedeva bene e qualcuno si è chiesto se fosse stata tagliata per non far innervosire la censura cinese.

Ma quando il film completo è arrivato di recente nelle sale, gli osservatori più attenti hanno notato che le bandiere erano tornate in auge. Allo stesso modo, è stata ripristinata quella giapponese.

Intanto in Cina non è prevista l'uscita del film e i commenti sulle reti sociali dedicate al cinema si sono concentrati sul successo del film al botteghino.

Hollywood ha una lunga tradizione di cedimenti alle pressioni dei censori cinesi, rimuovendo immagini e dialoghi da scene che potrebbero essere considerate offensive nella società del presidente Xi Jinping, ma la decisione di mantenere l'immagine della bandiera sul retro della giacca indossata da Tom Cruise, il capitano Pete "Maverick" Mitchell, suggerisce che qualcuno nella mecca del cinema sta voltando pagina.

«Hollywood sta reagendo», ha dichiarato Chris Fenton, ex dirigente cinematografico, «nel mercato semplicemente non vale più la pena di compiacere la censura cinese».

Dal canto suo il gigante tecnologico cinese Tencent Holdings Ltd. si è ritirato dalla produzione della Paramount Pictures, costata 170 milioni di dollari, perché temeva che l'affiliazione dell'azienda a un film che celebra le forze armate statunitensi potesse irritare Pechino.
 
 

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