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COREA DEL NORDUn "palloncino" scatena il Covid?

01.07.22 - 12:10
È la versione ufficiale di Kim Jong-un. I primi pazienti sarebbero entrati in contatto con un oggetto non identificato
keystone-sda.ch / STF (Lee Jin-man)
Un "palloncino" scatena il Covid?
È la versione ufficiale di Kim Jong-un. I primi pazienti sarebbero entrati in contatto con un oggetto non identificato

PYONGYANG - Prima che esplodesse il Covid, è esploso un palloncino. Secondo le autorità nordcoreane all'origine dell'ondata di contagi - la prima - che sta colpendo il Paese c'è la Corea del Sud, che avrebbe contaminato il gioco per bambini per poi farlo volare al di là dei confini.

Dal 12 maggio a oggi, il Paese di Kim Jong-un ha riportato di aver registrato 4,74 milioni di casi Covid. Solo venerdì più di 4'500 persone si sono aggiunte al conteggio. In questo mese e mezzo di prima ondata - ufficiale - per la Corea del Nord, sono stati poi riportati 73 decessi. Da due anni il Paese ha chiuso completamente i propri confini e mentre in quasi tutto il mondo si affrontavano varie ondate del virus, Kim ha continuato ad affermare di essere rimasto completamente intoccato. Fino appunto al 12 maggio. Ora, la questione è questa: cosa è successo? Ecco la risposta di Kim.

Un soldato di 18 anni e un bambino di 5 sarebbero i primi due pazienti Covid del Paese. Sarebbero entrati in contatto con il virus attraverso «un oggetto non identificato» nel mese di aprile nella regione del monte Kumgang, a poche decine di chilometri dal confine con la Corea del Sud. I loro contatti avrebbero cominciato e presentare poco dopo di loro sintomi quali febbre e raffreddore.

Va precisato che la possibilità di essere contagiati dal Covid attraverso il tocco di una superficie contaminata è minima. Secondo una tabella pubblicata nel 2020 dal ministero della Salute italiano sulle superfici di plastica il virus permane fino a quattro giorni e non è più rilevato dopo sette.

Un'altra analisi: per il Centers for disease control and prevention: «A causa dei numerosi fattori che influenzano l'efficienza della trasmissione ambientale, il rischio relativo di trasmissione di SARS-CoV-2 è considerato basso rispetto al contatto diretto». Tuttavia, conclude, non ci sono dati in grado di indicare quale percentuale di persone è entrata a contatto con il virus attraverso le superfici.

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