Secondo uno studio, il consumo di alcolici è particolarmente elevato nella fascia d’età compresa tra i 15 e i 39 anni.
Lesioni, malattie cardiovascolari e tumori sono le conseguenze più comuni per la salute.
LONDRA - Oltre 1,3 miliardi di persone nel mondo consumano quantità di alcolici pericolose per la salute; lo indicano i dati, relativi al 2020 e a 204 Paesi, pubblicati sulla rivista The Lancet e frutto di una vasta analisi dei dati pubblicati nella letteratura scientifica, condotta dal gruppo di ricerca Global Burden of Disease.
Sulla base dei dati, sono stati individuati i livelli di consumo di alcolici oltre iquali si corrono rischi per la salute ed è emerso che a superare i valori soglia sono in larghissima maggioranza gli uomini (1,03 miliardi) rispetto alle donne (0,312 miliardi). Emerge inoltre che il 59,1% di chi consuma quantità rischiose di alcol ha fra 15 e 39 anni.
I rischi di un consumo eccessivo - Per questa fascia d'età, il consumo di alcol presenta invece molti rischi, a partire da incidenti automobilistici, suicidi e omicidi (complessivamente il 60%). I ricercatori hanno inoltre esaminato il rischio del consumo di alcol su 22 esiti sanitari, tra cui lesioni, malattie cardiovascolari e tumori per maschi e femmine di età compresa tra i 15 e i 95 anni.
L'analisi dei dati indica che la massima quantità di alcol che le persone tra i 15 e i 39 anni possono consumare senza rischi per la salute è di appena poco più di un decimo di un bicchiere al giorno (0,136 bicchieri al giorno) ovvero un bicchiere ogni 8 giorni. L'analisi suggerisce anche che per gli adulti over-40 senza problemi di salute, bere una piccola quantità di alcol può fornire alcuni benefici, come la riduzione del rischio di cardiopatia ischemica, ictus e diabete. In generale, per gli individui di età compresa tra 40 e 64 anni, i livelli di consumo sicuro di alcol variano da circa mezzo drink al giorno a quasi due drink al giorno. Per gli individui di oltre 65 anni, la soglia di consumo sicuro si assesta su poco più di tre bevande al giorno.
«Il nostro messaggio è semplice: i giovani non dovrebbero bere, ma gli anziani possono trarre beneficio dal consumo di piccole quantità di alcol», afferma l'autrice del lavoro Emmanuela Gakidou, dell'Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME) dell'Università di Washington.