Domani uno sciopero degli assistenti di volo paralizzerà il traffico aereo in Italia: già 122 i voli cancellati.
E non va meglio nel resto del Continente dove quasi sedicimila aerei rimarranno a terra nel mese di agosto.
ROMA - Quattro ore di sciopero per il traffico aereo, dalle 14 alle 18, promettono un gran caos domani per i viaggiatori in Italia: sono 122, sull'intera rete, quindi nazionale e internazionale, i voli cancellati di Ita Airways. Ma anche in Europa la situazione già turbolenta non accenna a migliorare, con la prospettiva di quasi 16 mila voli già cancellati per agosto. Il comune denominatore è la richiesta di un miglioramento delle condizioni di lavoro.
A fermarsi domani in Italia saranno i controllori di volo dell'Enav (Ente nazionale assistenza al volo) e piloti e assistenti di volo italiani di alcune compagnie low cost - Ryanair, Malta Air, Easyjet e Volotea - oltre al personale di CrewLink, società con sede a Dublino, partner di Ryanair nella formazione del personale di cabina.
Lo sciopero nazionale degli assistenti al volo dell'Enav è stato indetto per protestare soprattutto contro «il pesante e cronico sotto organico in cui si trova a operare l'Ente soprattutto in questo particolare momento di ripresa del traffico aereo», spiegano i sindacati confederali di categoria Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, e Ugl-Ta e Unica.
I sindacati degli uomini-radar ricordano che «il contratto di lavoro è scaduto da quasi tre anni e la Società, anziché negoziare eventuali nuovi istituti normativi con le organizzazioni sindacali, reinterpreta in modo unilaterale e inaccettabile le regole in essere. Le strutture di molti impianti sono fatiscenti e le condizioni di lavoro di molti colleghi risultano al limite della sopportazione». Il know-how tecnologico, «che dovrebbe essere il fiore all'occhiello di una società come Enav - denunciano ancora i sindacati - sconta errori macroscopici che ne appesantiscono i costi e lo sviluppo». E nel rilevare «l'applicazione non condivisa di parti del piano industriale» avvertono che senza «un cambio di passo significativo, daremo seguito a ulteriori azioni di protesta».
Nella stessa fascia oraria - come deciso dal Garante degli scioperi che ha ridotto il tempo della protesta, inizialmente proclamata per l'intera giornata - restano a terra gli aerei di Ryanair, Malta Air, Easyjet e Volotea. Dopo l'astensione dal lavoro dell'8 e del 25 giugno scorsi, i lavoratori delle quattro low cost e di Crewlink incrociano le braccia rivendicando «condizioni in linea con il contratto nazionale del trasporto aereo» e «la cancellazione dei tagli ai salari introdotti per fronteggiare un periodo di crisi non più attuale». Ma chiedono anche «acqua e cibo per gli equipaggi, spesso impossibilitati a scendere dall'aereo anche per 14 ore consecutive». Così, domani dalle 14 si terranno quattro presidi presso gli aeroporti di Milano Malpensa, Bergamo Orio al Serio, Pisa e Roma Fiumicino.
Stato di agitazione allo scalo di Genova dove, denunciano i sindacati, «ci sono troppe lacune nell'organizzazione del lavoro» e «carenza di organico».
Per limitare i disagi dei passeggeri, Ita Airways ha attivato un «piano straordinario», riprenotando sui primi voli disponibili il maggior numero possibile di viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni: il 50% riuscirà a volare domani stesso, l'altro 50% verrà riprotetto nell'arco dei due giorni a seguire.
Record di voli in ritardo a Bruxelles - La serie di scioperi e carenza del personale delle compagnie aeree ha avuto un impatto rilevante sull'orario di partenza dei voli dall'aeroporto Zaventem di Bruxelles, il più trafficato del Belgio. Secondo i dati raccolti dalla Guida ufficiale dell'aviazione, infatti, l'aeroporto della capitale belga è quello con il record di voli in ritardo in Europa nel mese di luglio (72%), seguito dall'aeroporto internazionale di Francoforte (68%) in Germania e quello di Eindhoven (67%), nei Paesi Bassi. Il rischio di disagi legati ai voli aerei era stato annunciato a inizio 2022 da ACI Europe, l'associazione europea di categoria per gli aeroporti, che aveva messo in guardia che il ritorno prepotente dei viaggi verso le mete di vacanza, l'allentamento delle restrizioni per il Covid-19 e la crescente carenza di personale di bordo avrebbero causato interruzioni e ritardi in due terzi degli aeroporti in Europa. Nella classifica dei voli cancellati, invece, l'aeroporto di Bruxelles se la cava meglio con il 2,5% di cancellazioni. I più colpiti sono Francoforte (7,8% di voli annullati), Schipol Amsterdam (5,2%) e Lisbona (4,8%).