Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov: «I popoli russo e ucraino continueranno a vivere insieme»
Ben presto è arrivata la replica di Kiev: «Dichiarazioni schizofreniche»
Ieri, all'indomani dell'accordo sul grano, Kiev ha accusato la Russia di aver lanciato quattro missili sul porto di Odessa prendendo di mira «esattamente il luogo dove si trovava il grano».
«L'attacco missilistico russo a Odessa, al porto, cinico, calcolato, si è rivelato un duro colpo anche per le posizioni politiche della stessa Russia. Se qualcuno nel mondo potesse ancora dire che è necessario un qualche tipo di dialogo, alcuni accordi per un cessate il fuoco senza il ritiro dal nostro territorio, i missili russi di oggi hanno distrutto la possibilità stessa di tali affermazioni». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto video serale pubblicato ieri sera su Telegram.
Kiev contro Lavrov: «Dichiarazioni schizofreniche»
Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Voldymyr Zelensky, ha definito «schizofreniche» le dichiarazioni del ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov che ha parlato di rovesciamento del «regime di Kiev». Lo riporta l'Ukrainska Pravda. «Siamo alla classica schizofrenia russa: al mattino dichiari che Mosca vuole i negoziati e la sera che il tuo obiettivo è sbarazzarti del regime antipopolare di Kiev». Secondo Podolyak, «i regimi sono nelle carceri russe» mentre in Ucraina c'è un governo legalmente eletto che ha vinto in elezioni eque, competitive e democratiche». (fonte ats)
Lavrov: «Aiuteremo gli ucraini a sbarazzarsi del regime di Zelensky»
Mosca aiuterà il popolo ucraino «a sbarazzarsi del regime antipopolare e antistorico» di Kiev. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, durante un incontro con l'ambasciatore dei Paesi membri della Lega Araba al Cairo. Lo riporta l'agenzia di stampa russa Tass. «Siamo solidali con il popolo ucraino, che merita una vita migliore. Ci dispiace che la storia ucraina venga rovinata sotto i nostri occhi e ci dispiace per coloro che hanno ceduto alla propaganda di stato del regime di Kiev e per coloro che sostengono questo regime, che vuole che l'Ucraina sia l'eterno nemico della Russia», ha precisato Lavrov. «I popoli russo e ucraino continueranno a vivere insieme. Aiuteremo il popolo ucraino a sbarazzarsi del regime assolutamente antipopolare e antistorico», ha promesso il capo della diplomazia di Mosca. (fonte ats)
«A Kherson obbligano gli imprenditori ad avere il passaporto russo»
«A Kherson, le autorità di occupazione russe costringono gli imprenditori a sottoporsi alla cosiddetta procedura di re-registrazione e a lavorare secondo la legislazione russa, pagando le tasse agli occupanti». Lo ha denunciato l'amministrazione statale regionale di Kherson su Facebook, come riporta l'Ukrainska Pravda. Per «registrarsi», è poi «necessario ottenere un passaporto russo». (fonte ats)
Il Cremlino prepara una falsa indagine sulla strage del teatro di Mariupol?
I russi stanno preparando una falsa indagine sul bombardamento del teatro di Mariupol per addossarne la responsabilità agli ucraini. Lo ha affermato la direzione dell'intelligence del ministero della Difesa di Kiev, riporta Unian. «Gli occupanti si stanno preparando a pubblicare la propria pseudo-indagine sulle circostanze dell'attentato al teatro di Mariupol. Lo scopo - si legge in una nota dell'intelligence - è cercare di rimuovere la responsabilità per l'uccisione di diverse centinaia di civili che si nascondevano all'interno del teatro al momento dell'attacco. La maggior parte di loro erano donne e bambini. Attualmente, gli occupanti, con l'aiuto di diverse troupe cinematografiche di canali televisivi russi, stanno preparando video che dovrebbero dimostrare che l'esplosione è avvenuta all'interno dei locali» e che «il numero delle vittime non supera le 14 persone». Secondo l'intelligence ucraina, i russi hanno hanno persino trovato pseudo testimoni che hanno visto «persone in uniforme militare che hanno portato scatole» all'interno dell'edificio il giorno prima. Il teatro, all'interno del quale si erano rifugiate un migliaio di persone, fu bombardato da aerei russi. Le vittime furono centinaia ma il numero esatto non è noto perché «gli occupanti non hanno permesso ai soccorritori di avvicinarsi alle macerie». (fonte ats)
Mosca blocca (di nuovo) la Novaya Gazeta
La Russia ha bloccato il sito web di un nuovo progetto editoriale del quotidiano indipendente Novaya Gazeta, costretto a sospendere la pubblicazione a marzo a causa della repressione delle voci critiche della guerra in Ucraina. Il 15 luglio, il suo staff ha lanciato una rivista cartacea che può essere vista online tramite un nuovo sito web chiamato "Novaya Rasskaz-Gazeta". Questo primo numero conteneva in particolare un'analisi dell'ideologia di Vladimir Putin e dell'autoritarismo. Ma, una settimana dopo il suo lancio, il sito è stato bloccato. Oggi era inaccessibile in Russia senza una rete privata virtuale (VPN). (fonte ats)
Kherson «sarà liberata entro settembre»
La regione di Kherson, nel sud dell'Ucraina, sarà «definitivamente liberata» entro settembre. Lo ha affermato il consigliere del capo dell'amministrazione militare regionale di Kherson, Sergiy Khlan. «Possiamo dire che la regione di Kherson sarà definitivamente liberata entro settembre e che tutti i piani degli occupanti falliranno», ha spiegato Khlan in un'intervista alla tv ucraina. (fonte ats)
Lavrov: «La ripresa dei colloqui? Dipende da Kiev»
«Non abbiamo pregiudizi riguardo ad una ripresa di colloqui con Kiev su un ampio spettro di temi che vadano oltre il grano, dipende dagli ucraini». Lo ha detto il ministro russo degli Esteri Sergei Lavrov citato dalle agenzie russe. (fonte ats)
Grano, la Russia manterrà i suoi impegni
La Russia manterrà i suoi impegni sull'export dei prodotti agricoli, a prescindere dalla revoca o meno delle restrizioni applicate a Mosca. Lo ha detto il ministro russo degli Esteri Sergei Lavrov in colloqui al Cairo, stando alle agenzie russe. «Il segretario Generale dell'Onu a Istanbul ha detto che avrebbe perseguito l'eliminazione delle restrizioni che fermano l'export di grano russo. Spero che abbia successo nei suoi sforzi», ha poi aggiunto il ministro russo degli Esteri. Saranno la Marina russa e quella turca a garantire la sicurezza delle navi col grano nel Mar Nero, ha poi spiegato Lavrov. (fonte ats)
Scuole e abitazioni distrutte dai russi
Le forze russe hanno colpito oggi la regione del Donetsk, distruggendo due scuole e danneggiando diverse abitazioni. Lo scrive Ukrinform citando un post pubblicato su Telegram del capo dell'amministrazione militare locale Pavlo Kyrylenko. «Gli occupanti russi hanno distrutto altre due scuole questa mattina nella regione del Donetsk, a Kostiantynivka e a Bakhmut. È stato inoltre danneggiato un asilo a Novodmytrivka», scrive Kyrylenko, riferisce l'agenzia ucraina, affermando poi che alle 5 del mattino ora locale missili russi sono caduti nei pressi della comunità di Kurakhove distruggendo un'abitazione privata. Si dà conto poi di bombardamenti che non cessano su Siversk, Marinka e Krasnohorivka, dove sono state danneggiate case ed esercizi commerciali. (fonte ats)
Mosca rivendica: «Distrutti nave da guerra e missili Usa»
Nel raid russo di ieri sul porto di Odessa «sono stati distrutti una nave da guerra ucraina e un deposito di missili Harpoon forniti dagli Stati Uniti a Kiev». Lo ha precisato il ministero della Difesa di Mosca Igor Konashenkov ai giornalisti, citato dalla Tass. Secondo il portavoce, i missili a lungo raggio hanno colpito «un cantiere navalex nel porto e le capacità di produzione dell'impianto di riparazione e ammodernamento delle navi della Marina ucraina sarebbero state messe fuori servizio. (fonte ats)
Ancora bombe su Mykolaiv: due morti e cinque feriti
Due persone sono rimaste uccise e cinque ferite in un attacco sferrato dalle forze russe sulla città ucraina di Mykolaiv, stando a responsabili locali citati da Ukrinform. In un post pubblicato su Telegram e citato dalla stessa agenzia ucraina, la responsabile del consiglio regionale di Mykolaiv, Hanna Zamazieieva, afferma che nella serata di ieri sono continuati i bombardamenti sulla regione, con «quattro missili Kalibr contro Korabelnyi, un distretto di Mykolaiv. Edifici residenziali sono stati danneggiati e alcune persone sono state ferite. Nella notte è stata colpita una parte della città e le informazioni sulle vittime sono in fase di verifica». Mentre in un altro attacco - che ha colpito le comunità di Halytsynove, Shyroke e Bereznehuvate - due persone sarebbero rimaste uccise, sempre secondo Zamazieieva, che inoltre conta cinque feriti negli attacchi nella regione nelle scorse 24 ore, tra cui un bambino. (fonte ats)
Con i due americani morti anche uno svedese e un canadese
C'erano anche un cittadino canadese e un cittadino svedese con i due americani morti nei giorni scorsi in Ucraina, anche loro rimasti uccisi dopo che un tank russo ha fatto fuoco in battaglia sul fronte nella regione del Donetsk nell'Ucraina orientale. Lo ha confermato il loro comandante alla testata americana Politico che pubblica anche i nomi dei due cittadini Usa presunti foreign fighter andati a combattere per Kiev. Politico cita il comandante ucraino Ruslan Miroshnichenko secondo cui i due americani uccisi sono Luke 'Skywalker' Lucyszyn e Bryan Young. Con loro - ha aggiunto il comandante - il 18 luglio sono stati uccisi il cittadino canadese Emile-Antoine Roy-Siroise e il cittadino svedese Edvard Selander Patrignani. (fonte ats)
Quello su Odessa è stato «un attacco ad alta precisione»
«Missili Kalibr hanno distrutto delle infrastrutture militari nel porto di Odessa, con un attacco ad alta precisione», ha scritto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, su Telegram riferendosi al raid di ieri mattina sulla città portuale ucraina, e in risposta a una dichiarazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky secondo cui l'attacco ha distrutto la possibilità di un dialogo o di un'intesa con Mosca. Ieri la Russia aveva negato, tramite il governo turco, di aver compiuto un attacco sul porto, cruciale per l'intesa sull'export di grano ucraino siglata appena due giorni fa a Istanbul. (fonte ats)
Mosca: «A Odessa distrutte infrastrutture militari»
La Russia afferma di aver distrutto «infrastrutture militari» ucraine nell'attacco al porto di Odessa. Lo riferiscono fonti della diplomazia russa.
Lavrov al Cairo
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov è giunto ieri sera al Cairo dove oggi incontrerà la leadership egiziana, con l'intento di spiegare alla Lega degli Stati arabi la posizione di Mosca sull'Ucraina. Lo ha annunciato Hossam Zaki, vicesegretario generale della Lega, secondo la Tass. La visita del ministro russo al Cairo - ha riferito Zaki - si compone di due parti, la prima è direttamente collegata ai negoziati nella Repubblica araba d'Egitto e alla discussione delle relazioni bilaterali, mentre la seconda riguarda la Lega araba. «Lavrov ha in programma di incontrare il Segretario generale [Ahmed Abu al-Gheith] e parlare con i rappresentanti permanenti arabi per spiegare la posizione del suo Paese sulla crisi ucraina», ha detto Zaki al canale televisivo egiziano ONtv. Ha poi osservato che la visita del ministro degli Esteri russo e il suo discorso nella sede della Lega araba mirano «a rafforzare le relazioni arabo-russe e a trasmettere la posizione del suo Paese [agli Stati arabi], soprattutto dopo che il forum arabo-russo è stato rinviato». (fonte ats)
Missili su Odessa, Washington condanna
Il segretario di Stato americano Antony Blinken condanna l'attacco russo sul porto di Odessa e insinua «dubbi sulla credibilità» di Mosca. «Gli Stati Uniti condannano l'attacco della Russia al porto di Odessa. Mette a rischio gli sforzi per consegnare» cibo a chi ne ha bisogno e la «credibilità della Russia sugli impegni presi nell'accordo finalizzato per consentire le esportazioni ucraine», afferma Blinken.
Rapimenti e «prigionieri ucraini a Zaporizhzhia»
Continuano gli scontro in diverse zone dell'Ucraina: i russi hanno rapito almeno 415 persone nella regione meridionale di Zaporizhzhia dal 24 febbraio e almeno 170 sono ancora tenute prigioniere. Lo sostiene il governatore della Regione Oleksandr Starukh, come riporta il Kiev Indipendent. Ieri, nel frattempo, un nuovo attacco nel pomeriggio a Mykolaiv da parte di missili russi è stato denunciato dal sindaco della città, Oleksandr Sienovich, su Telegram, come riportano i media ucraini, sostenendo che ci sono 2 feriti. (fonte ats)