La potenza dell'isola si fonda sull’avanguardia tecnologica e sulla sua posizione geografica strategica.
TAIPEI - Piccola ma strategica. Taiwan è indispensabile per la sua posizione geografica e la sua economia, tecnologicamente avanzatissima. La stessa Cina, in risposta alla visita della presidente Usa Nancy Pelosi, ha bloccato l'import di oltre 2.000 dei circa 3.200 prodotti alimentari in arrivo dall'isola, ma si è ben guardata dal colpire i microprocessori, pur fermando l'export di sabbia naturale il cui silicio è alla base della loro produzione.
L'export di microchip - I semiconduttori sono l'oro di Taipei e Pechino continua ad aprire le frontiere agli investimenti taiwanesi, come per gli ultimi 800 milioni destinati a un nuovo impianto, oltre ad assorbire il 26% del commercio estero dell'isola, più del 24% combinato di Usa e Giappone. Dalle fonderie taiwanesi sono prodotti quasi i due terzi (circa il 64%) dei microchip del mercato mondiale e il colosso Tsmc (ora impegnato anche in un maxi impianto da 12 miliardi di dollari in Arizona che sarà operativo non prima del 2024) sale a quasi l'85% nei comparti più avanzati e a maggiore performance. I chip sono i componenti essenziali nella vita odierna, dalle auto alle armi, dagli elettrodomestici ai più piccoli strumenti quotidiani.
A Taiwan c'è anche il colosso Foxconn, il più grande produttore di componenti elettrici e di elettronica, nonché assemblatore, con più di un milione di dipendenti in Cina, dove mette a punto i prodotti di Apple, a partire dagli iPhone
Il trasporto marittimo - Taiwan, tuttavia, è anche un colosso nella spedizione marittima, vantando un 10% combinato su scala globale tra Evergreen, Yang Ming Marine e Wan Hai, e grazie ai due porti tra i grandi al mondo (Kaohsiung e Taipei) che sono strategici su una rotta di navigazione che costeggia l'isola e che è capace di movimentare commerci per 5.000 miliardi di dollari.
Il totale dell'export si è attestato lo scorso anno a 347 miliardi di dollari, contro un import di 287 miliardi: nel 2020 è stata una delle pochissime realtà al mondo a crescere a dispetto della pandemia del Covid-19 con un +2,9% (più della Cina), al quale è seguito un 2021 a +6,5%. Taiwan vanta anche importanti presenze e sviluppi nei data center e nelle batterie, puntando soprattutto sui veicoli elettrici.