Il mixa-piano di investimenti da 740 miliardi di dollari è stato approvato dal Senato americano
WASHINGTON - Il maggiore investimento nella lotta al cambiamento climatico della storia americana: dopo un anno di trattative il presidente Joe Biden e i democratici la spuntano e il Senato approva - con il voto determinante della vicepresidente Kamala Harris - il maxi piano da 740 miliardi di dollari sul clima, le tasse e la sanità.
L'Inflation Reduction Act è stato approvato con 51 voti a favore e 50 contrari, e ora va all'esame della Camera dove dovrebbe essere approvato senza problemi. Anche se decisamente inferiore ai 3.500 miliardi inizialmente proposti da Biden, il provvedimento è una vittoria per i democratici a tre mesi dalle elezioni di metà mandato di novembre.
Dopo aver incassato i voti decisivi dei senatori Joe Manchin e Kyrsten Sinema, i democratici in Senato hanno introdotto in aula l'Inflation Reduction Act e sono riusciti, grazie al voto di Harris, ad avviare il dibattito sul provvedimento. Al termine di una maratona durata l'intera nottata fra sabato e domenica è arrivato il via libera definitivo allo storico provvedimento che include uno stanziamento da circa 370 miliardi di dollari per combattere il cambiamento climatico e un'altra pioggia di fondi per ridurre il costo dei medicinali. Le spese previste saranno finanziate con una minimum tax del 15% sulle aziende che realizzano utili annuali superiori al miliardo di dollari, una tassa dell'1% sulle società che riacquistano azioni proprie e con un rafforzamento dell'Internal Revenue Service, l'agenzia delle entrate americana.
Il provvedimento "aiuterà ogni cittadino di questo paese e renderà l'America un posto migliore", ha detto il leader della maggioranza in Senato, il democratico Chuck Schumer. I repubblicani compatti hanno bocciato l'iniziativa bollandola come deleteria per gli americani perché secondo loro mette a rischio l'economia, già sull'orlo della recessione. L'effetto delle nuove tasse sulle aziende, è la loro tesi, avrà un impatto negativo sulla creazione di posti di lavoro e farà alzare ulteriormente i prezzi. I conservatori hanno cercato fino all'ultimo di fermarla e di rallentarne l'approvazione grazie alla procedura del 'vote-a-rama', che consente ai senatori di proporre un numero illimitato di emendamenti da votare, in rapida successione, al termine di un breve dibattito.
Biden però non accetta critiche a un pacchetto di misure già profondamente ridimensionato rispetto alla sua iniziale proposta per ottenere i voti decisivi di Manchin e Sinema, che per mesi lo hanno tenuto in ostaggio in Senato con la loro opposizione. Il presidente è infatti convinto che il provvedimento sia perfettamente in linea con il suo obiettivo di far crescere l'economia 'dal basso verso l'alto'. Biden ne ha inoltre bisogno in vista delle elezioni di novembre di metà mandato, alla quali si presenta in difficoltà con il 69% degli americani convinti che l'economia stia peggiorando e un 62% che boccia il suo operato economico. E con lo spettro dell'ex inquilino della Casa Bianca Donald Trump che potrebbe annunciare la sua candidatura al 2024 prima del voto.