Due strategie diverse si scontrano in Ucraina. I mercenari americani sono disarmati e si occupano dell'addestramento.
«Se qualcuno dei nostri uomini si trovasse coinvolto in prima persona nei combattimenti, sarebbe obbligato a lasciare Mozart», spiega il responsabile del gruppo paramilitare.
KIEV - «Qui in Ucraina facciamo il lavoro che Washington non può fare. Il pentagono ha preso le distanze con il nostro gruppo dicendo che non ha nulla a che fare con noi ed è la pura verità», spiega Andy Milburn, fondatore del gruppo Mozart e colonnello statunitense in pensione dopo 31 anni di servizio nei marines.
Durante gli ultimi anni le aziende militari private si sono moltiplicate, assumendo un ruolo di attore importante in vari conflitti. L’invasione russa in Ucraina ha recentemente acceso i riflettori sul gruppo Wagner. L’esercito di mercenari che Putin ha utilizzato in Libia e in Siria prima dell’est Europa. Il gruppo Mozart nasce proprio per contrastare l’azione dei mercenari del presidente russo in Ucraina. La scelta del nome fa ironicamente riferimento a uno scontro musicale tra il compositore Richard Wagner e il celebre Amadeus Mozart. Ma in che modo e la squadra paramilitare americana affronta i mercenari russi e quali sono i suoi limiti d’azione?
Il gruppo paramilitare - I soldati che compongono il gruppo provengono tutti da corpi militari di élite. Nessuno di loro però porta con sé armi e nel caso dovessero prendere parte ai combattimenti, sarebbero costretti a lasciare la squadra. «Se qualcuno dei nostri uomini si trovasse coinvolto in prima persona nei combattimenti, sarebbe obbligato a lasciare Mozart», dice Milburn. L’azione del gruppo si limita al campo umanitario e di formazione.
La missione è quella di preparare i soldati ucraini attraverso un addestramento specifico di 10 giorni totalmente gratuito. Le reclute imparano velocemente come maneggiare le armi, le tattiche militari e i primi soccorsi medici. A ogni sezione partecipano una quarantina di reclute. Un numero che potrebbe essere molto più elevato, ma gli ufficiali ucraini non possono permettersi di liberare per più di una settimana troppi soldati. Secondo Milburn i risultati sono ottimi. L’esperienza di questo corpo di élite, permette ai novizi di accedere a un addestramento efficace.
La missione principale - L’addestramento delle reclute rappresenta la missione principale del gruppo in Ucraina. Andy Milburn conferma che in quattro mesi di attività, circa 2’500 soldati hanno ricevuto l’addestramento specifico di Mozart. L’urgente bisogno di un adeguato addestramento per la maggior parte delle truppe ucraine, è stata la ragione per la quale Milburn ha deciso di organizzare il gruppo. Il colonnello era infatti arrivato in Europa per seguire la guerra in qualità di giornalista freelance.
L’impreparazione delle truppe ha scioccato Milburn convincendolo di poter giocare un ruolo essenziale nel conflitto. Ufficialmente Washington, dopo l’invasione russa iniziata a febbraio, ha richiamato in patria i consiglieri militari presenti sul territorio ucraino. La volontà di Washington di non cadere in un confronto diretto con la Russia ha limitato l’aiuto al governo di Zelensky.
Uno scontro tra il gruppo Wagner e il gruppo Mozart potrebbe però far precipitare la guerra in una dimensione che fino ad ora, tutti gli attori coinvolti hanno cercato di evitare. La presenza dei soldati americani e la loro missione, malgrado per il momento siano disarmati, resta al centro di un grande punto interrogativo. «La storia ci giudicherà», afferma un volontario.