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FRANCIAIl caro energia svuota le piscine pubbliche

06.09.22 - 20:23
I prezzi vertiginosi stanno obbligando molte aziende francesi a chiudere temporaneamente le strutture.
Imago
Il caro energia svuota le piscine pubbliche
I prezzi vertiginosi stanno obbligando molte aziende francesi a chiudere temporaneamente le strutture.

PARIGI - L’aumento dei prezzi dell’energia sta mettendo in ginocchio sia il settore pubblico che il settore privato. In Francia molte aziende che gestiscono le piscine pubbliche non hanno resistito alle nuove bollette e sono state costrette a chiudere i battenti. La società Vert Marine che gestisce dozzine di piscine comunali nel Paese, ha annunciato ieri la chiusura di almeno una trentina di stabilimenti. Vert Marine ha dovuto chiudere «per un periodo temporaneo» un terzo dei suoi stabilimenti e collocare «il personale in disoccupazione parziale», ha spiegato in una nota.

L'aumento dei prezzi è insostenibile. La spesa energetica, secondo lo stesso comunicato stampa della società, è passata «da 15 a 100 milioni di euro, una cifra che corrisponde più o meno all’intero fatturato annuo dell’azienda».  

L'appello alla politica - I dirigenti di Vert Marine hanno confidato all’agenzia AFP, di aver ricercato una soluzione a partire dal giugno scorso, senza però riuscire a risolvere il problema. L’appello è quindi rivolto alle autorità locali «affinché prendano le decisioni necessarie e senza precedenti per tornare a costi energetici sopportabili e per consentire l'assunzione di obblighi di servizio pubblico, e in primo luogo insegnare a nuotare in particolare ai bambini delle scuole», ha concluso l'azienda che conta 2.000 dipendenti. Vert Marine non specifica però quali provvedimenti le autorità potrebbero attuare per permettere alle strutture di riaprire. 

La reazione pubblica - I diversi comuni che ospitano le piscine gestite da Vert Marine sono rimasti sorpresi di una decisione cosi improvvisa. Il comune di Nîmes, proprietario della piscina Némausa, si dice sconvolto da una «decisione unilaterale presa senza neanche una consultazione». A Montauban invece, il sindaco Brigitte Barèges si è detto contro la chiusura della sua, aggiungendo anche di aver già concesso «400mila euro di risparmio alla società». 

Altre soluzioni - Tuttavia, Vert Marine non è l'unica struttura a prendere una decisione del genere in Francia. Altre piscine affrontano lo stesso problema. Le soluzioni adottate per arginare l'impatto del costo dell'energia sono numerose. Nell'Hérault, ad esempio, la comunità ha deciso di chiudere un giorno alla settimana le quattro piscine del territorio. A Échirolles invece, dall'inizio di luglio, la temperatura dell'acqua è scesa da 27 a 25 gradi all'esterno e da 27,5 a 26 gradi all'interno. Un grado in meno, secondo la città, corrisponde un risparmio del 7%.

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