La protezione è maggiore rispetto alla sottovariante BA.5, secondo un team di ricercatori
LONDRA - La vaccinazione con tre dosi offre un effetto protettivo contro la sotto-variante BA.2.75 (cosiddetta Centaurus) comparabile a quello che si ottiene contro le sotto-varianti BA.1 e BA.2 e maggiore a quella contro BA.5. È questo il dato che emerge da uno studio condotto da ricercatori del Duke University Medical Center di Durham e di Moderna pubblicato sul New England Journal of Medicine.
«BA.2.75 è emersa di recente con un lento ma allarmante aumento della prevalenza», scrivono i ricercatori. Attualmente «è monitorata come una delle prossime varianti potenzialmente prevalenti a livello globale. La capacità di BA.2.75 di sfuggire agli anticorpi neutralizzanti indotti dal vaccino è quindi di grande interesse».
Il team ha verificato la capacità degli anticorpi sviluppati dopo la vaccinazione di riconoscere e neutralizzare la nuova variante utilizzando il siero di 20 volontari che avevano ricevuto la dose booster del vaccino Moderna da quasi un mese. Dallo studio è emerso che la vaccinazione ha un'efficacia contro Centaurus del tutto sovrapponibile a quella di BA.1 e BA.2 (poco più bassa rispetto a B1.A, ma più alta rispetto a BA.2); l'efficacia è invece più che doppia rispetto alla sotto-variante BA.5, che è quella attualmente dominante nel mondo.
«Se e in che misura un altro richiamo del vaccino, in particolare uno contenente la proteina Spike di Omicron, possa suscitare una risposta più potente contro BA.2.75 e le future varianti SarsCoV2 rimane di grande interesse», concludono i ricercatori.