Stando a uno studio, se i sintomi si protraggono per oltre un anno, è necessario effettuare determinati controlli
OTTAWA - I pazienti con Long Covid, se i sintomi persistono per oltre 12 mesi, presentano anche una reazione autoimmunitaria, una condizione come l'artrite reumatoide o il diabete autoimmune in cui, cioè, le difese del corpo attaccano erroneamente qualche organo o tessuto del paziente. Lo rivela un lavoro pubblicato sullo "European Respiratory Journal" da Manali Mukherjee della McMaster University in Canada. La buona notizia è che tre pazienti su quattro sono guariti dal Long Covid a un anno dall'infezione.
Gli esperti hanno studiato 106 guariti dal Covid e due gruppi di controllo che non hanno avuto l'infezione. In tre occasioni - 3, 6 e 12 mesi dopo la guarigione - è stato chiesto ai pazienti se soffrissero di mancanza di fiato, tosse o affaticamento (sintomi tipici del long COVID).
I ricercatori hanno anche analizzato il sangue dell'intero campione per verificare la presenza di particolari anticorpi, i cosiddetti autoanticorpi, ovvero quelli che colpiscono le cellule e i tessuti sani dell'organismo, causa delle malattie autoimmuni.
Quasi l'80% dei guariti dal Covid-19 presentava due o più di questi anticorpi nel sangue tre e sei mesi dopo l'infezione. La percentuale scendeva al 41% dopo un anno. La maggior parte dei volontari sani non presentava gli autoanticorpi.
I ricercatori hanno anche scoperto che due specifici autoanticorpi (chiamati U1snRNP e SSb-La), insieme a proteine che causano infiammazione (citochine), persistevano in circa il 30% dei guariti un anno dopo il Covid, specie tra i pazienti con Long Covid.
«La maggior parte dei pazienti del nostro studio, anche se presentavano autoanticorpi subito dopo l'infezione, risultava guarita del tutto dopo 12 mesi», spiega Mukherjee. Tuttavia, nei pazienti con Long Covid per oltre un anno, gli autoanticorpi persistono.
«Questi risultati indicano la necessità di verificare la presenza di segni di malattia autoimmune nei pazienti con Long Covid che si protrae per un anno o più». Lo studio su questi pazienti continuerà per un altro anno, per vedere come cambiano i livelli di autoanticorpi nel lungo periodo.